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 2025  febbraio 21 Venerdì calendario

Biografia di Lorenzo Pataro

Lorenzo Pataro (1998-2025). Poeta. «Nonostante la sua giovane età era considerato un poeta di grande spessore umano. Aveva solo 27 anni Lorenzo Pataro, morto improvvisamente la notte di mercoledì 19 febbraio, nella sua Laino Borgo, alle pendici del Pollino, in provincia di Cosenza, dove viveva. Nato a Castrovillari, sin dalla giovinezza aveva iniziato a comporre versi che hanno appassionato e illuminato la sua arte poetica con riconoscimenti nazionali. Con la raccolta Amuleti (Ensemble, 2022), con prefazione di Elio Pecora, è stato finalista al Premio Strega, nel 2023. La sua opera è stata recensita dal Corriere della Sera, Il Mattino, Il Sole 24 ore, La Repubblica, Il Manifesto. Laureato in Lettere moderne e Filologia all’Università di Salerno, Pataro aveva anche pubblicato nel 2018 Bruciare la sete, una raccolta di poesie pubblicate su riviste e blog come Atelier, Interno Poesia, Poesia del nostro tempo, ClanDestino, Il sarto di Ulm. Collaborò con il Foglio e fu redattore della redazione di Inverso. Carattere schivo, lontano dalle scene, il poeta amava comporre nella solitudine di Laino Borgo i suoi versi ispirati alla Calabria. Tra i primi a ricordare Pataro il poeta e paesologo Franco Arminio: “È sconvolgente svegliarsi alle 4 del mattino e apprendere da Facebook che è morto un giovane poeta di 27 anni”, scrive Arminio. “Solo qualche giorno fa – ricorda –, gli avevo mandato delle mie poesie che avevo appena scritto e lui domenica 16 febbraio mi ha mandato, per e-mail, una sua raccolta di poesie inedite. Continuerò anche per lui il mio impegno che è riassunto benissimo dagli ultimi versi della sua ultima poesia: ‘Tornare alla terra come fosse una promessa, fatta agli avi. Tornare alla terra per renderli immortali. Tornare a far brillare questa terra, come a mettere un sigillo o una fiamma di speranza che rimanga, che renda più vivo persino l’abbandono, il deserto lasciato dal progresso e la sua scia’”» [Macrì, Cds]. «Ricordo che ultimamente – forse mercoledì scorso – era uscito sulla Fogliata un altro suo bell’articolo, che lessi ma non ebbi il tempo di dirglielo. Guardando Messenger, infatti, ho ancora un suo messaggio del luglio 2024, quando facendogli i complimenti per l’ultima cosa scritta su Mahmoud Darwish, lui mi rispose: “Grazie mille Riccardo”. Purtroppo né io, né nessun altro potrà apprezzare mai più la sua lucente gentilezza» [Bravi, Foglio].