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 2024  novembre 29 Venerdì calendario

In morte di Giorgio Vianini

Si è spento all’età di 76 anni Giorgio Vianini, uno dei volti più noti della città e delle Feste Vigiliane, per tutti «l’uomo della Tonca», ma anche «il fantasma del Sociale». Colui che per quasi 40 anni nel pieno dell’estate, «per espiare le colpe della città» veniva immerso nelle fredde acque dell’Adige. Una persona che ha lasciato il segno nel cuore di Trento, città dove era nato e con la quale aveva avuto, da sempre, un legame indissolubile. «Grande frequentatore da ragazzo della Vecchia Trento e della Cantinota, tra le sue infinite storie, ci raccontava che spesso si era trovato a fine serata, nella notte, ad accompagnare in auto i “signorotti” che volevano concludere in bellezza andando a Innsbruck o Venezia per bere un caffè», racconta il nipote Paolo. Eppure i suoi racconti hanno saputo conservare la memoria storica di un’intera città, vissuta da lui nella sua totalità.Giorgio, originario dei Solteri, classe 1948, da ragazzo aveva lavorato come operaio alla Ignis-Iret, oggi Whirlpool. Negli anni ’80 poi si era guadagnato il titolo di fornitore ufficiale delle figurine Panini di tutte le edicole: occupazione che gli permetteva anche di viaggiare. La professione che poi lo ha portato ad acquisire il suo soprannome è stato con il Centro Culturale Santa Chiara. «Conosceva ogni anfratto del teatro Sociale». In casa di Giorgio i ritratti di lui insieme a molti personaggi famosi: Rita Levi Montalcini, Paolo Villaggio, Mauro Corona. Tra gli ultimi, il campione Carl Lewis. «Sarebbe morto se gli avessero tolto questo lavoro. Non appena andato in pensione, il giorno successivo era di nuovo nei suoi teatri come volontario». Immancabile presenza ad ogni evento sul territorio, dall’accompagnare con il furgone i suoi amici “Ciclisti mal maridadi” all’organizzazione insieme all’amico Walter, del Maggio ai Solteri. Insostituibile presenza alle Vigiliane, dove aveva preso parte anche ai cortei storici. «La tonca? Diceva che questo sarebbe stato il suo ultimo anno – hanno detto i parenti sorridendo – Ha saltato pochissime edizioni, una per un grave problema di salute». Amante della bici, della montagna e «di tutto ciò che era novità». «Disponibile e generoso», lo ha ricordato la storica amica Nadia. Un «grande uomo», innamorato della cultura e delle tradizioni della città. Il cordoglio arriva anche dai colleghi del Centro Santa Chiara e dal sindaco Franco Ianeselli: «Giorgio Vianini ci ha lasciato per sempre. La sua scomparsa lascia un grande vuoto. Perché se n’è andato un uomo generoso, arguto, innamorato della cultura. Non lo dimenticheremo». A ricordarlo in Consiglio provinciale ieri il consigliere Stanchina. Giorgio lascia l’amatissima figlia Tania e la moglie Rosanna.