11 ottobre 2021
Oggi 344 - Quarantene
Ci si chiede se quest’anno i ragazzi dovranno alla fine restarsene a casa a seguire le lezioni o potranno andare a scuola.
Sarei ottimista.
Come mai?
Intanto la situazione generale è favorevole: siamo prossimi all’80% dei vaccinati. Poi il governo sta discutendo con i sindacati norme di alleggerimento delle quarantene. I provvedimenti relativi dovrebbero essere adottati a giorni, o forse, quando i lettori avranno per le mani questo giornale, saranno già stati adottati.
Di che si tratta?
La bozza in discussione è stata preparata dall’Istituto Superiore di Sanità, insieme con i ministeri dell’Istruzione e della Sanità. Mentre oggi, se uno studente risulta positivo al Covid, tutta la classe se ne deve restare a casa, con la nuova normativa, prima di prendere una decisione tanto drastica, si eseguiranno tamponi nasali su tutta la classe e se i risultati saranno negativi le lezioni in presenza andranno avanti. Dopo cinque giorni, però, si farà un altro test. Mettiamo che salti fuori un secondo positivo. Nenche in questo caso si costringeranno tutti i ragazzi a starsene a casa e a seguire le lezioni sullo schermo del computer. Si distinguerà tra i vaccinati e i non vaccinati, e saranno obbligati a seguire le lezioni a distanza solo i non vaccinati. Solo se alla fine i positivi fossero tre, si rinuncerà a far scuola in presenza e si ricorrerà, per tutta la classe, alla cosidetta Dad, “didattica a distanza”.
E per quanto tempo durerà questa quarantena?
Dieci giorni per i non vaccinati, sette giorni per i vaccinati.
Stesse regole anche per la scuola elementare, le materne, gli asili?
No, quando si tratta di minori di dodici anni si procederà con maggiore prudenza. Quarantena dopo due casi positivi. Nelle scuole dell’infanzia e nei nidi si sarà ancora più prudenti: quarantena subito, al primo caso.
Perché?
In queste scuole non è obbligatoria la mascherina, dunque il virus potrebbe diffondersi più facilmente.
Resta l’obbligo di mantenere la distanza di un metro?
Anche questa servitù dovrebbe essere alleggerita. Nessuna modifica, invece, all’altra misura prudenziale: chi ha 37,5° di febbre deve restarsene a casa.