27 settembre 2021
Oggi 343- Elezioni
Domenica e lunedì scorsi si è votato per sindaci e consigli comunali e si tratta di capire chi ha vinto e chi ha perso.
Si è votato anche per il consiglio e il governatore della Calabria e per i deputati destinati a rappresentare alla Camera Siena e il quartiere romano di Primavalle.
Già. Beh, chi ha vinto?
Enrico Letta, di sicuro. È stato eletto deputato a Siena con quasi il 50% dei voti e i suoi candidati nelle grandi città o hanno vinto al primo colpo (Milano, Napoli) o vanno al ballottaggio.
A Roma e a Trieste è in testa il centrodestra.
A Trieste è in testa il sindaco uscente Dipiazza, che però si immaginava vincitore al primo colpo. A Roma il più votato è stato il candidato di Giorgia Meloni, Enrico Michetti. Che però ha preso solo il 30,2% dei voti. L’uomo di Letta, cioè l’ex ministro Roberto Gualtieri, non è troppo lontano: sta al 27%.
La Meloni nega che il centrosinistra abbia vinto.
Il ragionamento è questo: il centro sinistra governava in cinque grandi città su sei, cioè Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna. Adesso ne ha prese tre (Milano, Napoli, Bologna) e potrebbe perderne almeno una al ballottaggio tra due settimane. E poi c’è la conferma del centrodestra in Calabria.
Meloni insinua che il “centrosinistra” governasse anche Roma, Torino e Napoli. Ma a Roma e Torino i sindaci erano grillini (Raggi e Appendino) e a Napoli c’era De Magistris, indefinibile.
Giusto. E a questo proposito sarà bene mettere tra gli sconfitti il M5s. Basta far parlare i numeri: a Roma è passato dal 67,1 al 10,6; a Milano dal 10,1 al 2,9; a Torino dal 54,6 all’8,6. Eccetera. La Raggi è uscita di scena, con un non disprezzabile 20% dei voti. La Appendino non si è neanche presentata. Il loro giornale – Il Fatto quotidiano – spiega che ha vinto l’alleanza col Pd, che ha effettivamente sfondato a Napoli. Ma io non lo so.
Salvini?
Una brutta giornata. L’uomo che il capo leghista ha imposto a Milano – il pediatra-pistolero Luca Bernardo – è stato asfaltato da Beppe Sala che ha preso il doppio dei voti. È possibile che la sua segreteria sia messa in crisi dai draghiani Giorgetti e Zaia.
A proposito: e il governo come ne esce?
Draghi stava tranquillo prima e sta ancora più tranquillo adesso.