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 2021  maggio 17 Lunedì calendario

Oggi 324 - Superenalotto

A Montappone…

So tutto di Montappone. Mille e seicento abitanti, provincia di Fermo nelle Marche, celebre per le fabbriche di cappelli, soprattutto di paglia, che si esportano in tutto il mondo, in crisi per via del terremoto e del Covid, ma adesso tutta allegra perché nella tabaccheria di via Roma 53, punto vendita Sisal, è stato acquistato il biglietto che ha azzeccato un Superenalotto da 160 milioni…

156.294.151,36 euro, per l’esattezza. Combinazione fortunata: 1 - 7 - 37 - 43 - 63 - 81, numero Jolly 34, numero Superstar 26. Nessuno ha imbroccato il 5+1. Il vincitore ha giocato due colonne, cioè ha speso due euro, e dovrebbe essere un maschio.

Perché?

Qualcuno ha telefonato al tabaccaio e gli ha detto: «Mi ricorderò di te». La voce era camuffata, ma il tabaccaio, che si chiama Gianmario Mennecozzi, crede di aver percepito un timbro maschile. Naturalmente potrebbe trattarsi del marito di una fortunella. Però il paese si trova sulla E45, l’arteria che collega Marsala al Polo Nord e che è attraversata da una quantità di tir. Il vincitore potrebbe essere un camionista, uno che non è del paese. Anche la telefonata: se fosse uno scherzo?

Altre vincite simili?

A Bagnone, in Lunigiana, nel 2009 un’altra schedina a due colonne fruttò a un ignoto Gastone Paperone 146 milioni. A Catanissetta, tre anni fa, un investimento di 21 euro fruttò 156 milioni. Poi c’è il tizio di Mantova che ha comprato a distanza di venti giorni due Gratta e vinci, e ha vinto sempre, in tutto tre milioni. L’elenco dei cosiddetti fortunati è lungo.

Quante probabilità ci sono che uno scriva 1, 7, 37 eccetera e che gli piovano addosso tutti quei soldi?

Una su 622 milioni. Richiamo la sua attenzione su questo numero: la vera notizia è che ogni settimana, compresa questa di Montappone, ci sono 622 milioni di perdenti. Lo abbiamo scritto anche altre volte: spesso una grande vincita non è una fortuna. Illustri clinici qualificano le grosse vincite alle lotterie come “malattie”. La casistica gli dà assolutamente ragione. Gente che se la passava non male, con i miliardi in tasca è finita barbona. I francesi hanno istituito un centro medico di assistenza per i fortunati.

Mi ricordo di due tizi che vinsero una grossa somma e si affrettarono a regalare tutto.

Sì, due nordirlandesi, Frances e Patrick Collins, l’anno scorso. Molto saggi.