10 maggio 2021
Oggi 323 - Berlusconi
Insomma, Berlusconi come sta?
Parliamo per deduzione. Ufficialmente i problemi sarebbero finiti.
C’entra il processo Ruby ter? Grazie alla malattia ha ottenuto rinvii a ripetizione.
Ho la sensazione che il processo non c’entri. Berlusconi ha avuto, e credo abbia ancora, problemi di salute seri.
Se l’hanno dimesso dal San Raffaele, forse i problemi sono risolti, almeno in parte.
È stato dimesso per modo di dire. Ad Arcore è stata allestita una stanza ospedaliera vera e propria, con i macchinari, le flebo e il resto. È stato ospedalizzato in casa. D’altra parte, a leggere in controluce le dichiarazioni dei suoi, le preoccupazioni ci sono. Tajani ha detto: «Ha avuto qualche problema». Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera: «Lo aspettiamo con ansia nuovamente in campo al 100 per cento». Sono frasi molto diverse da quella pronunciata da Scapagnini una trentina di anni fa: «Berlusconi è immortale». E quando non era immortale, «camperà 120 anni».
Dicono che sia uscito dal San Raffaele da dietro.
Sì, si è nascosto, e scappato via da una porta secondaria, dove nessuno poteva vederlo. Anche questo non è da Berlusconi: un uomo che, nella buona o nella cattiva sorte, ha sempre voluto dare di sé un’immagine vincente, e sorridente. Stavolta non poteva, è chiaro. I giornalisti e i fotografi ne avrebbero subito percepito, e documentato, la fragilità. I suoi hanno detto che scenderà in campo per le amministrative. Mah.
Quanti anni ha?
Ne compirà 85 il 29 settembre. La storia clinica non è tranquillizzante. Ha avuto un cancro alla prostata nel 1997, ha sofferto di un’uveite (2013-2014), nel 2016 è finito sotto i ferri per la sostituzione della valvola aortica (quattro ore nelle mani del chirurgo) e nel 2019 l’hanno dovuto sottoporre a terapia intensiva per un’occlusione intestinale. Lo scorso settembre l’ha infettato il covid, e non leggermente. Uscito dal San Raffaele, ha detto: «È stata la prova più pericolosa della mia vita». Aggiunga a tutto questo gli svenimenti e i malori, rimasti di solito misteriosi (Montecatini 2006, Roma 2013, Zagabria 2019). E la statuetta del Duomo con cui un matto gli spaccò la faccia nel 2009. No, non c’è da star tranquilli.