5 aprile 2021
Oggi 318 - M5s
La questione, a questo punto, è chi comandi dentro il Movimento 5 Stelle.
Beh, Grillo, no?
Sicuro? E Conte? E Casaleggio? E Di Maio? E Crimi?.
Già, già. Grillo ha conferito i pieni poteri a Conte, dunque - forse - potremmo essere autorizzati a considerare Conte il vero capo grillino. E però per diventare davvero capo politico ci vuole un qualche insediamento formale, qualcosa di più solido del Verbo dell’Elevato, il quale, tra l’altro, si permette il lusso di restarsene nella sua villa a Sant’Ilario, lasciando che, relativamente agli scazzi quotidiani, se la sbrighino i suoi a Roma.
Quindi, Conte.
Conte ha passato due giorni a discutere con i parlamentari, chi sa quando si dirà pronto. Potrebbe anche ripensarci: ha esitato molto prima di accettare questi pieni poteri, era tentato dalla fondazione di un un partito nuovo.
Casaleggio?
I dubbi sulla guida dei cinquestelle dipendono dalla lotta senza esclusione di colpi scoppiata al loro interno. Si fronteggiano Grillo, Conte e un gruppo di eletti e, sull’altro lato, Casaleggio e Di Battista. La prima rottura è avvenuta sul sostegno a Draghi, una scelta che ha fatto perdere a Grillo anche la simpatia di Travaglio. Casaleggio e Di Battista di qua, gli altri di là. Scissione incombente. Casaleggio critica la nascita di un partito «alla maniera dell’altro secolo» e vuole un trecentomila euro di pagamenti arretrati, pretesa che i parlamentari non hanno nessuna intenzione di soddisfare. Casaleggio è andato da Lucia Annunziata a dire: «Non pagano la piattaforma Rousseau per farci fallire e così abolire la regola dei due mandati».
Cioè il divieto di essere eletti più di due volte.
Regola che farebbe fuori persino Di Maio e che, a rigore, non darebbe scampo nemmeno alla Raggi. Si può abolire? E si può rinunciare alla piattaforma Rousseau, come pensano molti grillini e forse lo stesso Grillo? Le due fazioni potrebbero persino finire in tribunale. Alla cinque giorni dedicata alla memoria di Casaleggio padre (ricorrono i cinque anni dalla morte) non è intervenuto nessun rappresentante del Movimento. È probabile che da Casaleggio-Di Battista nasca un partito nuovo.
Insomma, si direbbe, nel mondo di Grillo, in questo momento, non comanda nessuno.
Proprio così, direi. Nessuno.