8 marzo 2021
Oggi 314 - Gli organi della pandemia
Ma chi decide adesso i lockdown e i colori delle regioni? Draghi, Speranza, Figliuolo, il Cts (senza più Miozzo), i governatori?
Sono ordinanze del Ministero della Salute, al cui vertice c’è l’onorevole Roberto Speranza, già del Pd. L’onorevole Speranza prende le decisioni che prende (lockdown e colori) sulla base dei dati raccolti dall’Istituto superiore di Sanità, diretto dal professor Franco Locatelli, un medico. Naturalmente queste ordinanze sono concordate col presidente del Consiglio, Mario Draghi, e, riguardando le Regioni, col ministro delle Regioni, Maria Stella Gelmini.
E gli altri che sento nominare di continuo che fanno? Non so, il generale Figliuolo, poi ricorre spesso il nome Miozzo, prima sentivo parlare di Fabrizio Curcio...
Forse c’è troppa gente a occuparsi del problema, e il rischio di sovrapposizioni esiste, specialmente se si considera che al suo sommario elenco si aggiungono le Regioni, che spesso decidono per conto loro, qualche volta senza aver ben chiari i limiti entro i quali si devono muovere. Per esempio, il caso del Piemonte quando bloccò la distribuzione del vaccino AstraZeneca. Una decisione forse giusta, ma che fu costretto a ritirare dopo un paio d’ore. La cosa non era di sua competenza.
Possiamo chiarire che cosa fa ciascuno dei soggetti coinvolti?
La figura centrale si direbbe quella del generale Paolo Figliuolo, scelto direttamente da Draghi per occuparsi della distribuzione dei vaccini. È l’uomo che ha fatto sua la linea: «Se uno che aveva prenotato il vaccino non si presenta, vacciniamo il primo che passa piuttosto che buttarlo». Il suo ufficio è nella sede della Protezione civile, dunque dobbiamo immaginare che la sua attività si coordini con quella del nuovo capo della Protezione civile, scelto anche lui da Draghi, cioè Fabrizio Curcio.
E il cosiddetto Cts che fa?
Il Comitato Tecnico Scientifico. È un organo di consulenza, aiuta il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, a prendere le decisioni che prende. Lo ha istituito Conte l’anno scorso, nel corso del suo secondo governo.
È in qualche difficoltà anche questo Cts, mi pare?
Sì, il suo capo, Agostino Miozzo, si è dimesso con questa dichiarazione: «Il Cts non ha più ragione di esistere». Credo abbia ragione.