7 settembre 2020
Oggi 288 - Referendum
I giornali scrivono che il “No” è in rimonta.
Sta parlando del referendum di domenica prossima.
Sì, quello in cui dobbiamo approvare o bocciare il taglio dei parlamentari.
I giornali scrivono che il No (bocciatura del taglio) sta risalendo. Io ci andrei piano.
Perché?
Tutti i sondaggi dicono che la vittoria del Sì è scontata. L’Ansa, sabato sera, ha pubblicato per sbaglio (?) una ricerca commissionata da Palazzo Chigi da cui risulta che il Sì vincerà senza problemi, il Pd - elezioni regionali - terrà, per il governo non ci sarebbero pericoli, eccetera. Anche Verderami, sul Corriere della Sera, ragionando sulla presunta rimonta del No, dà per certa la vittoria del Sì. Vale a dire: il numero dei parlamentari sarà tagliato, dai 945 attuali scenderanno a 600.
E allora?
I giornali, a cui la legge vieta di pubblicare sondaggi, sono molto sensibili alle prese di posizione degli uomini politici, specie se in contrasto con la linea decisa dai rispettivi segretari. La presa di distanza è in atto: nella Lega si sono pronunciati per il No Giorgetti, Fontana e Fedriga. Si tratta soprattutto di un messaggio a Salvini, che voterà Sì: lo avvertono che alla base c’è grosso malcontento. Idem per il Pd: Zingaretti ha fatto passare la linea del sì, e s’è guadagnato, tra gli altri, un’intemerata tremenda di Roberto Saviano. Nel M5s pure - benché assurdo: il taglio l’hanno preteso loro - vi sono prese di posizione a favore del No. Sono i grillini che cercano di contrastare l’effetto inevitabile che si produrrà dopo la vittoria del Sì: un rafforzamento di Di Maio. Al punto che secondo alcuni questo referendum è in realtà un referendum su Di Maio, il quale ha passato le ultime settimane a fare propaganda per il Sì, ignorando del tutto le elezioni regionali e anzi impedendo le alleanze col Pd (a parte la Liguria, dove tanto la vittoria di Toti è certa).
Ma il merito? Non sarebbe bene votare in base all’opinione che ciascuno s’è fatta sull’efficacia o la non efficacia del taglio? E non in base a un calcolo sugli effetti che il No o il Sì avranno sugli assetti di potere esistenti?
Sono sicuro che è quello che la maggior parte degli italiani terrà presente andando a votare. Non è il modo di ragionare, purtroppo, dei nostri politici.