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 2020  febbraio 24 Lunedì calendario

Oggi 258 -Siria

Quest’ondata di profughi che ci sta cascando addosso...

«Per ora è un problema soprattutto greco e bulgaro».

Sì, ma come mai...

«Sa lei che in Siria c’è la guerra?»

Ma non era tutto più o meno finito? L’Isis è stata sconfitta, hanno pure ammazzato il califfo al Baghdadi.

«C’una specie di zona neutra, a nord ovest, dove si trova la provincia di Idlib. Siamo in territorio siriano, al confine con la Turchia, controllato però dai curdi e dove si sono rifugiati i jihadisti. È una zona piena di petrolio e il presidente siriano Assad la vuole per sé. Erdogan, il presidente turco, ha un’idea diversa: in quell’area, secondo lui, pure se non diventa turca si deve perlomeno creare una striscia neutra che tenga a debita distanza gli odiati curdi. Quando Assad ha cominciato a bombardare Idlib, Erdogan ha mandato i suoi soldati a difenderla. È in corso cioè, per questo, una guerra di fatto tra Siria e Turchia, con gli iraniani che appoggiano Assad e Putin che per ora bombarda Idlib pure lui ma soprattutto per far capire che l’uomo decisivo nell’area è lui».

Trump?

«Se ne lava le mani».

E i profughi?

«I siriani scappano dalla guerra. E si dirigono verso il posto più vicino, cioè la Turchia. Ma Erdogan non li vuole, per lo meno non li vuole senza una contropartita sostanziosa. Perciò gli ha detto: «Ma no, vi apro io la frontiera, andatevebe in Europa, la Grecia e la Bulgaria sono a un passo». Detto, fatto. La Grecia è invasa, è ricominciata la solita tragedia - alla quale non facciamo quasi più caso - dei campi affollati a un passo da casa nostra, i bambini affogati, i trafficanti...»

Quanti sono?

«Non si sa. Atene ne denuncia diecimila. Ankara 120 mila. La Ue 13 mila».

Se ne esce?

«S’è capito che Erdogan, per tenersi questi disperati, vuole dall’Europa denaro. L’altra volta, alla fine di un negoziato con la Merkel, riuscì a spuntare 6 miliardi di euro. In cambio si teneva tre milioni di profughi. Stavolta non si sa. Berlino sta trattando».