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 2020  gennaio 13 Lunedì calendario

Oggi 252 - Fisco

Quindi, se non ho capito male, il Fisco verrà a frugare nei nostri conti correnti per vedere quanto siamo ricchi, e stangarci.

«Dal 1° aprile. Ma non ne farei una malattia».

Cioè?

«Intanto ci vuole un decreto del ministro dell’Economia, che non sarà pronto prima della fine di marzo. C’è una certa probabilità che il governo cada. Un decreto del genere fa parte della cosiddetta “ordinaria amministrazione”? Non ci giurerei».

Sì, ma prima o poi succederà.

«C’è un altro ostacolo alla volonta del fisco di guardarci in tasca».

Quale?

«La privacy. Sistema di norme che io considero maledetto, ennesima complicazione burocratica della nostra vita di italiani prigionieri della burocrazia. E però, in questo caso, la normativa sulla privacy - un inferno di norme e contronorme - mette qualche pastoia a quelli del fisco. Perché la privacy sarebbe inviolabile (a parte le aziende che ci tormentano di offerte su internet).

Quindi?

«Il Garante dei dati personali, Antonello Soro, vuole dall’Agenzia delle Entrate l’elenco dei contribuenti che subiranno delle limitazioni della loro privacy. Vuole che il diritto di rettifica sia garantito».

Che diritto di rettifica ci può essere? Se quelli vedono che ho in banca un milione di euro...

«Non importa. Lei deve avere tutto il diritto di difendersi. Il Fisco adopererà il suo Archivio dei rapporti finanziari, dove sono registrate tutte le transazioni che ci riguardano, e poi andrà a frugare “selettivamente”, cioè metterà sotto la lente solo i conti dei contribuenti che già sono in odore di evasione. Si farà ricorso a un algoritmo, il quale frugherà tra giacenze e bonifici in entrata e in uscita. Andrà a caccia d’incongruenze, per scovare chi nasconde più ricchezza di quanta ne dichiara. Il contribuente smascherato potrà rettificare, giustificarsi, difendersi, ma alla fine... Lei è un sospetto evasore?»

Io no.

«Allora può stare tranquillo».