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 2018  aprile 16 Lunedì calendario

Oggi 162 - Kim

Il pericolo Kim sembra completamente passato. il problema è: bisogna crederci?

Che è successo?

Il presidente della Corea del Nord (Kim) e il presidente della Cirea del Sud (Moon) si sono incontrati al confine tra i due stati. Abbracci, sorrisi, Kim ha preso per mano Moon come fossero due fidanzati, hanno seppellito insieme un pino beneaugurante, Kim ha proclamato che bisogna firmare entro l’anno la pace (hanno smesso di spararsi addosso nel 1953, ma la pace è legata al filo di un semplice armistizio), Kim, soprattutto, ha detto che bisogna «denunclearizzare» i due paesi. Su questo verbo - «denuclearizzare» - si scervellano le diplomazie. Kim rinuncerebbe addirittura ai suoi ordigni? Domenica scorsa s’è saputo che sarebbe disposto a chiudere il sito dei test nucleari a Punggyre-ri, ammettendo persino i controlli internazionali. E, nel caso della Corea del Sud, «denuclearizzare» vuol dire, alla fine, che gli americani se ne andranno? La partenza è molto incoraggiante, ma il seguito, per ora, è un mistero.

Non doveva esserci un incontro Trump-Kim?

Ci sarà, forse in Mongolia, entro la fine del mese. Intanto Moon ha telefonato a Trump e lo ha informato. Per la prima volta da quando è stato eletto, Trump ha strappato qualche elogio anche da commentatori nemici. Qualcuno ha proposto di assegnargli il premio Nobel per la pace. Si ipotizza infatti che la riduzione di Kim a più miti consigli sia dovuta alla faccia feroce che Trump ha mostrato al dittatore nordcoreano fin dal primo momento.

È vero?

Forse ha più merito la Cina, che stavolta ha applicato le sanzioni rigorosamente, smettendo di comprare il carbone dai coreani e di vendergli il petrolio, fatto che li ha messi in crisi. Certo, Xi s’è mosso forse anche per via della durezza di Trump. Però alla fine potrebbe essere proprio lui a trarre i maggiori vantaggi dalla pacificazione. Se gli Stati Uniti sgombrassero la Corea del Sud...

Incognite?

Forse la salute di Kim. Pesa 130 chili, è diabetico, fuma e beve troppo. È giovane, ma se continua così non dura a lungo.