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 2017  luglio 24 Lunedì calendario

Oggi 121 - Migranti

Quanti migranti saranno arrivati in Italia alla fine del 2017?

Più di duecentomila. Possiamo basarci sulla valutazione che ha fatto il Times. Questo giornale ha scritto che l’Italia potrebbe decidere di rilasciare a quelli che sbarcano da noi dei permessi temporanei con i quali il profugo o rifugiato potrebbe circolare in Europa per un anno, cercando la città del continente in cui sarebbe accolto. Questi permessi temporanei sarebbero, secondo il Times, duecentomila. Ecco da dove capiamo, con una certa sicurezza, che cosa ci aspetta.

 

Questa dei permessi temporanei mi pare una grande idea. Come mai non l’abbiamo ancora applicata?

Il Times l’ha definita «un’opzione nucleare». Gli austriaci hanno già fatto sapere che, se l’Italia imboccasse una strada simile, loro chiuderebbero del tutto la frontiera del Brennero. I nostri, sembra, dovrebbero comunque discuterne a livello europeo prima di procedere, anche se la direttiva che rende la cosa possibile esiste già.

 

Che direttiva?

Nel 2001 la Commissione europea emanò questa direttiva, la numero 55. Si trattava di sistemare quelli che erano scappati dalla guerra civile jugoslava, e per ragioni umanitarie si decise di rendere possibili i permessi di soggiorno temporanei. Poche migliaia di uomini e donne, a quel tempo. La direttiva però non è mai stata abrogata, quindi in teoria...

 

Perché non cominciare da subito?

Il ministro degli Esteri Alfano preme per adottarla, il ministro dell’Interno Minniti invece per il momento resiste. L’idea è di adoperare l’ipotesi dei permessi temporanei come uno strumento di pressione sui partner europei perché si decidano a collaborare. Ci sono state rivolte contro l’arrivo di nuovi stranieri. In un paese del Bresciano sono state tirate bombe carta contro un albergo, nel Messinese cinquanta sindaci dei Nebrodi hanno fatto asse. Esiste anche la possibilità che sia accolto un ricorso della Croazia contro il Trattato di Dublino, quello che obbliga il Paese di prima accoglienza a farsi carico di chi arriva.