Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  giugno 20 Lunedì calendario

Oggi 65 - Matrimoni

Convivenze Il Papa ha detto che certe volte è meglio convivere che sposarsi, specie se ci si sposa in fretta, magari pressati dall’urgenza di una gravidanza indesiderata. Il matrimonio - dice Francesco - è per tutta la vita, quindi, casomai, scegliamo piuttosto di stare insieme qualche anno in modo da far poi il gran passo in piena consapevolezza. Perché se non c’è consapevolezza il matrimonio è nullo. Anzi, ha precisato il pontefice, «una grande maggioranza dei nostri matrimoni sacramentali sono nulli», frase bomba, e pronunciata all’impronta. Nel testo distribuito poi dalla Sala Stampa vaticana il senso della frase è stato attenuato, «la grande maggioranza» è diventata «una parte». Ha detto ancora il Papa: «A Buenos Aires io ho proibito di fare matrimoni religiosi nei casi che noi chiamiamo “matrimonios de apuro”, cioè “di fretta”, quando è in arrivo il bambino. Ho proibito di farli perché non sono liberi. Forse si amano. E ho visto dei casi belli in cui poi, dopo due-tre anni, si sono sposati, e li ho visti entrare in chiesa papà, mamma e bambino per mano».

Matrimoni Parole inconcepibili fino a poco tempo fa. Ma Francesco, su questa materia, ha innovato parecchio: è di aprile l’apertura ai divorziati (non vanno sempre esclusi dai sacramenti), prima c’è stata la semplificazione delle procedure per sciogliere il vincolo con la Sacra Rota, poi la freddezza verso le manifestazioni contro la legge italiana sulle unioni civili. Il Papa vuole modernizzare le posizioni della Chiesa su questo tema, senza abbandonare l’idea di fondo, ribadita a suo tempo, che per la Chiesa il matrimonio è uno solo, quello del sacramento.

Tempi D’altra parte, che altro potrebbe fare il Papa? Nessuno si sposa più, né all’altare né davanti all’ufficiale di stato civile: -18,7% nel 2014 sul 2013, -20,2 sul 2008. Mentre le convivenze more uxorio sono cresciute, rispetto al 1993-1994, addirittura di dieci volte. E quando ci si sposa in genere si preferisce al sacerdote l’ufficiale di stato civile.