18 gennaio 2016
Oggi 44 - Borse
Iran Gli iraniani smetteranno di arricchire l’uranio con cui forse si sarebbero costruiti la bomba atomica e grazie a questo non saranno più sanzionati dal resto del mondo. Al resto del mondo era finora proibito di comprare e vendere con l’Iran e i conti all’estero di molti persiani erano congelati. Adesso torneranno in circolazione la bellezza di cento miliardi di dollari. E le aziende potranno investire in Iran: l’Italia, per esempio, raddoppierà di sicuro le esportazioni, da 1,5 miliardi di dollari ad almeno tre miliardi.
Però Sembrerebbero notizie ottime, eppure le Borse del mondo le hanno accolte precipitando. Dall’inizio dell’anno si sono bruciati tutti i guadagni del 2015 e il cattivo tempo finanziario ha l’aria di essere durevole. Il punto è che non solo il resto del mondo potrà vendere le sue cose all’Iran, ma anche l’Iran potrà vendere al mondo quello che ha. E che cos’ha l’Iran? Il petrolio. E che effetto avrà l’arrivo sul mercato del petrolio iraniano? Butterà ancora più giù il prezzo, condannando al fallimento parecchi stati (Russia, Venezuela) e parecchie aziende (tutte quelle che in America hanno investito nello shale oil).
Deflazione La discesa del prezzo del petrolio aumenta il rischio di deflazione, cioè di un precipitare generale dei prezzi. Anche se sembra una bella notizia, non lo è. Sapendo che domani le cose costeranno meno, eviterò di comprarle oggi, scoraggiando la domanda. Se la domanda è scoraggiata, si produce di meno, se si produce di meno cala l’occupazione, se cala l’occupazione ci sono meno soldi nelle tasche dei consumatori che quindi hanno due ragioni per non comprare: hanno meno soldi e sanno che conviene aspettare.
Guerra C’è di più. Gli iraniani, rinati al mondo, mettono in pericolo la supremazia nell’area di Arabia e Turchia. E anche l’Arabia vende petrolio. E arabi e turchi sono sunniti, mentre l’Iran è il Paese guida degli sciiti. Un’altra guerra, in un’area già devastata, è possibile. Il resto del mondo trema. Le Borse vanno giù.