28 settembre 2015
Oggi 28 - Migranti
Confusione Lo scandalo Volkswagen ha fatto sparire dai giornali i titoli sui migranti, protagonisti della cronaca fino a una settimana fa. Le ultime notizie sono queste: martedì e mercoledì della settimana scorsa i vertici europei si sono incontrati e il risultato finale di questi colloqui è sostanzialmente uno: 120 mila migranti che sono in gran parte ospitati da Italia e Grecia saranno distribuiti tra i paesi della Ue, però su base volontaria. Significa che se un paese non vuole accogliere queste persone può rifiutarsi? Si direbbe di sì. Sono previste sanzioni per chi si rifiuta? Per ora, no. È passata la linea di comprare il diritto a non accogliere quelli che si dovrebbero accogliere (un tanto a rifugiato)? Per ora, no. Insomma, la confusione regna sovrana e una linea condivisa non c’è.
Contrari I no all’accoglienza sono venuti da Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania. Il premier ungherese Orbán ha accusato la Germania di “imperialismo morale”. Vorrebbe che l’Europa mandasse “guardie di frontiera” ai confini. Un po’ tutti - Merkel in testa - hanno sostenuto la facile teoria che il problema dei migranti si risolve intervenendo nei paesi d’origine. Cioè - si suppone - facendo diventare meno miserabili i paesi in cui si vive con un dollaro al giorno e facendo cessare le guerre là dove si combatte. Programma vastissimo, all’interno del quale è stato deciso - d’accordo con Obama - di regalare un miliardo alla Turchia che ospita due milioni di rifugiati nei suoi campi. Gli emigrati turchi presenti in Europa sono tre milioni, la maggior parte dei quali si trova in Germania.
Hotspot Intanto abbiamo imparato una parola nuova, “hotspot”. Si chiama così il centro d’accoglienza dove i migranti saranno identificati mediante rilevamento delle impronte digitali, poi registrati, quindi divisi tra chi ha diritto di chiedere asilo (e potrà proseguire per il Nord Europa) e chi invece deve tornare a casa a spese dell’Europa. Il più grande hotspot d’Italia sarà a Lampedusa.