14 settembre 2015
Oggi 26 - Migranti
Redistribuire Avrete sentito parlare di “redistribuzione dei migranti”. Significa questo: i primi posti dove approdano in migranti sono in genere la Grecia, l’Italia e l’Ungheria. L’idea europea è di organizzare in ciascuno di questi tre paesi dei centri di accoglienza - detti “hotspot” - e di distribuire poi i migranti nei vari paesi dell’Unione, tenendo conto: della ricchezza di ogni paese (il pil), del numero di abitanti, del numero di disoccupati, del numero di migranti già accolti. Con questo sistema sono già stati piazzati, l’estate scorsa, 40 mila fuggitivi. Adesso si vorrebbe redistribuirne altri 120 mila. Ma nulla è stato davvero deciso, e i vertici dei capi di governo oppure dei ministri degli Interni dei vari paesi si susseguono. Non si arriverà a capo di una decisione vera prima della metà di ottobre. Ungheresi, cechi, romeni e slovacchi non vogliono prendersi nessuno. La Commissione europea ha in animo di fissare sanzioni per chi si rifiuta e di dar dei soldi a chi accoglie (seimila euro a migrante). Gli ungheresi sono così determinati che stanno costruendo un muro al confine con la Serbia. I macedoni pure. Sull’altro lato i tedeschi hanno prima annunciato che accoglieranno, ogni anno, mezzo milione di siriani (e solo di siriani). Ma lunedì hanno chiuso le frontiere con l’Austria di fatto sospendendo il tratto di Schengen.
Migranti Ci sono due tipi di migranti. Primo tipo: quelli che scappano da una guerra o da una persecuzione politica. Per questi, c’è l’obbligo di concedere l’asilo. Secondo tipo: i poveri. Quelli del primo tipo vengono chiamati “rifugiati”. I siriani, afflitti da una guerra micidiale, sono tutti “rifugiati”. Quelli del secondo tipo sono invece detti “migranti economici”. Sono “migranti economici”, per esempio, tutti quelli che vengono dall’Europa orientale. Di regola i “migranti economici” vengono rimandati indietro, anche se la Commissione europea ha detto che dall’anno prossimo bisognerà porsi il problema anche di questi disgraziati.