31 agosto 2015
Oggi 24 - Marino
Venerdì Venerdì scorso il consiglio dei ministri ha affidato a Franco Gabrielli il seguente compito: affiancare il sindaco di Roma Ignazio Marino nelle decisioni relative a verde, immigrazione, campi nomadi, gare e acquisti, monitorare gli affidamenti dei lavori e i contratti di servizio, controllare i dirigenti del Comune e se del caso allontanarli. Franco Gabrielli è il prefetto della città, molto potente e per qualche ragione che nessuno ha davvero spiegato fino in fondo, amato dai politici di tutte le tendenze, dai berlusconiani ai piddini. Ci si chiede a questo punto: Marino, di fatto, è ancora sindaco della capitale?
Affiancatore Vi sono molte ragioni per rispondere che, in concreto, nulla di speciale è davvero avvenuto. Al sindaco della città non è stato tolto alcun potere. La scelta dell’“affiancatore” (diciamo così) è giustificata dall’imminenza del Giubileo, con i suoi milioni di pellegrini in arrivo. Le aree scelte per la collaborazione di Gabrielli - di mestiere vero un poliziotto - sono quelle più interessate dall’inchiesta su Mafia capitale. Marino, in vacanza in America, ha avuto buon gioco nel rilasciare dichiarazioni entusiastiche, come se si trattasse, per una squadra di calcio, dell’acquisto di un goleador. I giornali hanno pesantemente ironizzato, ma si sa come sono i giornali.
Commissario Ci sono però altrettante buone ragioni per dire che il potente Gabrielli è di fatto qualcosa di più di un affiancatore. Il consiglio dei ministri non ha sciolto il Comune di Roma per mafia, ma ha sciolto tuttavia per mafia il municipio di Ostia, che vanta centomila abitanti. Il debito della città è stato tolto dalle mani di Marino e affidato a Silvia Scozzese, un’ex assessore che ha mandato Marino a quel paese, dimettendosi, appena un mese fa. Gli appalti saranno monitorati anche da Raffaele Cantone che ha fatto lo stesso lavoro per l’Expo. Possiamo quindi affermare, senza allontanarci troppo dalla verità, che Marino non è stato commissariato. È stato circondato.