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 2015  giugno 01 Lunedì calendario

Oggi 12 - Podemos

Iglesia Domenica scorsa abbiamo votato per le regionali, e una settimana prima hanno votato per le regionali anche gli spagnoli. In quel voto è uscito fuori che il partito più interessante, più promettente, quello che potrebbe risultare il protagonista del futuro si chiama Podemos («Possiamo»), lo guida un 37enne di bell’aspetto di nome Pablo Iglesias, codino, barbetta, camicie strane, gran parlantina, simpatia televisiva. È professore universitario, ma ha fatto anche il conduttore tv.

 

Grillo Ci si chiede: Podemos è il Movimento 5 Stelle spagnolo? Iglesias è il loro Grillo? I punti di contatto sono questi: grande importanza alla Rete, polemica con l’Europa, programma che prevede il salario garantito per tutti. Però sono notevoli pure le differenze. Anche se Iglesias è diventato segretario di partito dopo un’ampia consultazione in Internet e anche se il programma di 35 pagine è il risultato di una discussione che ha coinvolto molte migliaia di internauti, Podemos è nata in realtà dalla rivolta di piazza degli Indignados (2011) e Iglesias e i suoi si guardano bene dal frequentare solo la Rete, sono anzi sempre in giro a confrontarsi con decine di assemblee cittadine. La polemica con l’Europa è meno devastante di quella che da noi conducono Grillo e Salvini: dall’euro non si esce, dice Iglesias, solo bisogna farla finita con l’austerità. Nel suo programma, per esempio, è prevista la soppressione della norma costituzionale che obbliga al pareggio di bilancio.

 

Sinistra Le due differenze più profonde col M5S sono però queste: Podemos è dichiaratamente un partito di sinistra estrema, che se la prende col mondo capitalista e con le ideologie neoliberiste (come il greco Syriza). Mentre il M5S non s’è mai radicato davvero né di qua né di là. Infine Podemos è pronto a fare accordi con tutti, proprio come Tsipras in Grecia che governa con un partito di destra. Mentre Grillo, come si sa, quasi quasi non si siede nemmeno al tavolo per ascoltare quello che hanno da dirgli gli altri.