27 aprile 2015
Oggi 7 - Italicum (24.4.2015)
Italicum Il Parlamento discute questa settimana e approverà (forse) la settimana prossima una cosa che si chiama “Italicum”. È la legge che stabilisce come dobbiamo votare per scegliere i deputati e i senatori, cioè lo stesso Parlamento. Come mai votiamo adesso una legge elettorale? Non esiste già una legge elettorale?
Sistemi Una legge elettorale esiste ed è un proporzionale puro. Le leggi elettorali – alla grossa – sono di due tipi. Primo tipo: leggi proporzionali. Significa che un partito prende tanti seggi quanti sono i voti. Cioè, se ha il 10 per cento dei voti, avrà il 10 per cento dei seggi. Secondo tipo: leggi maggioritarie. I candidati si presentano in un collegio e chi prende più voti è eletto. Un solo vincitore, il quale intasca tutto il piatto. Con questo sistema il tuo partito può avere il 49% dei voti e neanche un seggio in Parlamento: se hai perso 51 a 49 in tutti i collegi resti a bocca asciutta.
Differenze Con le leggi proporzionali bisogna in genere mettersi d’accordo con qualcuno che ci faccia raggiungere la maggioranza del 50%. Per mettersi d’accordo bisogna scendere a compromessi. Invece col maggioritario, se concepito in un certo modo, puoi governare da solo. L’Italicum è fatto proprio così: prima si vota e poi i due primi arrivati vanno al ballottaggio per decidere chi comanda. Chi vince il ballottaggio prende il 53% dei seggi e governa da solo.
Partiti piccoli Questo significa che i partiti piccoli o quelli che all’interno dei partiti grandi fanno opposizione al capo contano poco o niente. È per questo che partiti piccoli e oppositori interni fanno al premier, inventore dell’Italicum, grande resistenza. Per averla vinta, a costoro basterebbe cambiare di un niente la legge, perché in questo modo la rispedirebbero al Senato dove Renzi non è tanto forte. Per evitare tutto questo, il capo del governo metterà la fiducia, cioè dirà ai deputati: se bocciate o cambiate questa legge, mi dimetterò e andremo a votare. Una partita tutta da giocare.