6 aprile 2015
Oggi 4 - Tidal (3.4.2015)
Insalata Mettiamo insieme alcune parole all’apparenza distanti. Prima parola: Madonna. È la cantante americana di 57 anni che abbiamo visto di recente anche da Fazio. Seconda parola: “streaming”. È una faccenda che ha a che vedere con internet e ai nostri fini possiamo tradurla semplicemente con “trasmissione”. Anche “internet” potrebbe essere un termine misterioso: sappiamo come minimo che si accende un computer, ci si connette a qualcosa e si legge un testo o si vede uno spettacolo. Gratis, di solito. Ma non sempre.
Musica Fece scandalo qualche anno fa l’invenzione di un sistema (detto mp3, inutile farsi venire il mal di testa per tradurre) grazie al quale, invece di comprare un cd (disco elettronico), uno andava su internet e si pigliava («si scaricava») la musica dello stesso cd, gratis. Tribunali, proteste ecc, finche questi dell’mp3, condannati a pagare una multa da 26 milioni di dollari, furono costretti a chiudere. L’anno dopo però quelli della Apple comprarono il sistema mp3, lo migliorarono e aprirono un «negozio on-line» cioè un negozio su internet per vendere canzoni e video e versare alle case produttrici i soldi cui avevano diritto (royalties). Era nato un nuovo mondo. Si poteva comprare un disco (cd) al negozio sotto casa oppure si poteva andare su internet, entrare nel negozio Apple, comprarsi la musica e il video, e pagare comunicando il numero della carta di credito.
Madonna Veniamo a Madonna. La settimana scorsa, durante un evento a New York, la cantante e altre 15 star della musica leggera hanno annunciato di essersi messe insieme: venderanno la loro musica da un negozio (piattaforma) che si chiama Tidal, e che promette massima qualità di visione al miglior prezzo. Il capo di Tidal è il rapper Jay Z, un tempo miserevole piccolo spacciatore di droga a New York, e oggi miliardario grazie alla musica. Ha pagato 56,2 milioni di dollari. Dovrà vedersela con la concorrenza forte di altri negozi che fanno la stessa cosa. Per esempio Spotify oppure Deezer.