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 2024  aprile 18 Giovedì calendario

Ha il viso che può sembrare altezzoso. E invece non se la tira per niente. «C’è una macchia irrisolta in tutto il film», dice Isabella Ferrari, protagonista femminile, con Vittoria Puccini, di Confidenza di Daniele Luchetti, nelle sale dal 24

Ha il viso che può sembrare altezzoso. E invece non se la tira per niente. «C’è una macchia irrisolta in tutto il film», dice Isabella Ferrari, protagonista femminile, con Vittoria Puccini, di Confidenza di Daniele Luchetti, nelle sale dal 24.Il suo personaggio è Tilde.
«Una donna risolta, manager della casa editrice di suo padre. E non subisce il fascino del professore, Elio Germano. Un omino accanto a lei. Anche Tilde nasconde qualcosa, ha una sua solitudine».
Anche lei, come accade nel film, ha un segreto inconfessabile?
«È tutto un compromesso, la vita, la coppia. Quanto puoi essere sempre veramente sincero? Una coppia deve avere i segreti che la fanno sopravvivere. Daniele Luchetti mi ha detto: vorrei lavorare con te per quello che non hai fatto. Cercava dei buchi, nella mia testa chissà cosa ha trovato. Avevo voglia di lavorare con lui. Ha sempre un cambio di direzione, una improvvisazione costante. Non sei mai al sicuro, ho sofferto un po’, perché io voglio sempre avere il controllo di tutto, e rischio di essere ingombrante».
Dopo un inizio di flirt, Elio Germano, che è sposato, decide che non vuol fare l’amore con lei. L’omino rifiuta la donna bella e risolta.
«Ho reagito con la nonchalance che viene dal personaggio, se mi capitasse nella vita sarebbe la stessa cosa».
Le è successo di sentirsi rifiutata?
«Sì, non l’ho mai detto. Ero innamorata di un ragazzo che non era per me. Ero giovanissima, bella, piena di brufoletti. E a Los Angeles un ragazzo francese mi disse: dovresti cambiare profumo. Se lo cambiai? Assolutamente no».
Ed è mai stata picchiata da un uomo?
«È capitato. Se ti succede una volta non ci ricaschi. L’analisi mi ha aiutato a riconoscere il male».
Germano è un professore. I suoi ricordi scolastici?
«Ho avuto il rimpianto di aver lasciato presto la scuola. Faccio talmente fatica a nascondere la mia ignoranza che non ho mai nascosto la mia età. Ma i rimpianti sono la nostra storia, è come le sliding doors: delle cose sono successe perché hai aperto delle porte, e altre porte si sono chiuse. Non finii il liceo, andai alla scuola Interpreti di Milano perché sembrava che la cosa più importante fosse imparare l’inglese. Non conservo le lettere d’amore, conservo però lettere affettuose della mia maestra delle elementari».
A un certo punto lei si allontanò dal cinema.
«Verso i 50, ero stanca dei ruoli da seduttrice, c’era poca immaginazione verso di me. Faccio tante cose e la seduzione non mi interessa proprio. Per fortuna mi arrivano ruoli più corposi, una madre ex alcolizzata in un crime story, a teatro sono una madre abbandonata, Sorrentino… Ma si può amare e sedurre per tutta la vita. Come dice Battiato, il desiderio non ha età».
Le hanno mai proposto ruoli di nonna?
«No e non credo succederà presto. Però sono pronta ad accettare la trasformazione fisica e a invecchiarmi sul set».
Rivede mai il film che la lanciò, «Sapore di mare»?
«Fa parte delle cose belle della vita, mi fa tenerezza, è come vedere un bel quadro, mi tiene giovane, c’è gente che mi chiama ancora Selvaggia. Ma ho un presente vivace e forte, non tornerei indietro neanche di un giorno. Ho cominciato a lavorare troppo presto, ho avuto una vita intensa, ho sofferto molto. Parlo del passaggio dall’infanzia alla vita adulta senza essere stata adolescente. Ora ho meno paure, ma c’è sempre uno specchio, è difficile l’equilibrio su sé stessi».
Andrà a Cannes per il film di Sorrentino.
«A Cannes sono andata solo per La grande bellezza, ancora con Paolo. Passi una giornata d’inferno, tacchi a spillo e interviste, senza mangiare. È la stessa baraonda di Venezia. Al Lido portai mio padre, pochi mesi prima che morisse. Una ragazza mi truccava, un’altra mi aggiustava i capelli ed io bevevo acqua con la cannuccia. Papà rimase molto impressionato».
Come ha festeggiato i 60 anni?
«Sono andata in Giappone con la mia famiglia. Ho un rapporto strano con l’età, non mi piacciono le feste a sorpresa, le torte con le candeline. In genere non festeggio. Ho fatto un viaggio».