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 2024  aprile 18 Giovedì calendario

Ritratto di Luca Sammartino

Catania. “L’acchiappavoti”, il “nuovo vasa vasa” ma anche il “signore delle tessere”. Si tratta soltanto di alcuni degli appellativi che negli ultimi dodici anni sono stati accostati al nome di Luca Sammartino. Il deputato regionale della Lega che nelle scorse ore si è dimesso dai ruoli di assessore all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Siciliana dopo l’ennesima inchiesta giudiziaria che lo ha travolto. Trentanove anni, una laurea in Odontoiatria e un pacchetto di clientele e consensi, nonostante la carta d’identità, che lo hanno reso il pezzo pregiato della politica siciliana. Corteggiato da tutti e, nello stesso tempo, capace di cambiare pelle saltando da un partito all’altro. A cominciare dall’Udc, orfana di Totò Cuffaro, con cui centrò l’elezione all’Ars nel 2012. Pochi mesi e il suo nome finisce tra i pilastri di Articolo 4. Un movimento vicino al centrosinistra che collaborò con la maggioranza dell’allora presidente della Regione Rosario Crocetta. Il 7 marzo 2015, a Catania, si celebra l’ingresso di Articolo 4 nel Partito democratico. Un’ammucchiata, che causa parecchi mal di pancia tra gli storici militanti dem, ma che viene benedetta dagli allora dirigenti nazionali Lorenzo Guerini e Davide Faraone. Sammartino ripaga ampiamente la fiducia alle regionali del 2017, quando viene rieletto all’Ars con 32 mila voti. Un numero mai registrato prima, che fa di Sammartino il deputato più votato di sempre nella storia del parlamento siciliano. La storia con il Pd progressivamente si esaurisce e il politico cambia ancora una volta partito.
La nuova casa diventa Italia Viva e il 16 novembre 2019 Sammartino organizza una convention alla quale prendono parte, oltre a Renzi, l’ex ministra all’Agricoltura Teresa Bellanova ed Ettore Rosato. In quell’occasione l’ex presidente del Consiglio indica il golden boy della politica siciliana addirittura come futuro candidato alla presidenza della Regione. La politica è però materia mutevole e dopo settimane di voci, nell’estate 2021, il segretario del Carroccio Matteo Salvini annuncia l’ingresso nella Lega di Sammartino e della compagnia di vita e senatrice Valeria Sudano. Anche in questa occasione non mancano i malumori nella base del partito, in particolare tra coloro che al Carroccio hanno aperto le porte in Sicilia. La scalata di Sammartino continua e nella giunta dell’ex presidente del Senato Renato Schifani arriva la doppia nomina: assessore all’Agricoltura e vicepresidente della Regione. La carriera politica deve però fare i conti anche con diverse inchieste giudiziarie. L’ultima, ieri, gli è costata i due posti nella giunta regionale.