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 2023  settembre 26 Martedì calendario

In Montenegro c’è una vera gara di pigrizia: 15 minuti di attività per ogni 8 ore di dolce far niente

Solo quindici minuti di pausa ogni otto ore. Detta così potrebbe sembrare la descrizione di un turno di lavoro estenuante, ma in realtà tra un break e l’altro non si deve fare assolutamente nulla se non restare sdraiati a letto. Benvenuti a Brezna, piccolo villaggio turistico del Montenegro dove è in corso la gara di pigrizia e quattro finalisti si stanno contendendo la vittoria a suon di russi. Lidija, 23 anni, Jovan, 33, Filip, 23, e Gordana, 36, da oltre 800 ore se ne stanno stesi beatamente sulle brandine di una piccola casa rurale in attesa del passo falso di un avversario: al vincitore andrà un premio di mille euro, ma soprattutto la gloria di conquistare il titolo di pigrizia.

Una competizione flemmatica a cui si erano iscritti in 21: montenegrini, russi, ucraini e serbi. Ora il cerchio si è stretto e si è arrivati al poker finale. È una gara in cui, scherzi a parte, serve tanta concentrazione e forza di volontà: l’importante è, pausa a parte, stare a letto dove però è ammesso tenere lo smartphone e il tablet, così si può passare il tempo guardando una serie, facendo una chiamata o leggendo.
«Sono qui da 34 giorni, mi alzerò solo nel momenti in cui mi annoierò, ma non so quando accadrà – dice all’Agenzia France Presse Lidija Markovic – Non è poi così facile restare a letto: è mentalmente difficile. Avevamo tre psicologi in gara con noi e non sono riusciti a resistere».
La giovane estetista è una delle protagonista del concorso Izlezavanje, che si può tradurre come “rimanere fermi a lungo”, organizzato per la dodicesima volta in questa località turistica montenegrina. Tutto è iniziato per combattere uno stereotipo, quello secondo cui, racconta la promotrice Rodnja Blagojevic, i montenegrini sarebbero pigri. «L’idea era di creare una competizione che non esiste da nessun’altra parte, se non qui a Brezna», racconta.
A giocare praticamente in casa è Gordana Filipovic, che lavora in un ristorante della zona, ed è approdata in finale. «Sono orgogliosa di me stessa per aver resistito, sono felice e la mia famiglia mi sostiene – spiega – Mio marito è da un mese che sta con i bambini e mi ha detto: sei in vacanza, sdraiati e divertiti». Per ora sta seguendo il consiglio alla lettera e la perseveranza potrebbe essere la carta vincente.