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 2023  maggio 27 Sabato calendario

HENRY KISSINGER, UNO CHE HA SCOPATO - ATTRICI, CANTANTI, TOP MODEL, PRE-INFLUENCER: LE HA PUNZONATE TUTTE - BARBARA COSTA: “NEL 1962 KISSINGER, SCOPPIATA LA CRISI DEI MISSILI CUBANI, RISULTÒ IRREPERIBILE E DIEDE BUCA A JFK PERCHÉ "IMPEGNATO" CON UNA DONNA - POCHISSIMI SANNO CHE FU KISSINGER A INVITARE ORIANA FALLACI ALLA CASA BIANCA, PRIMA DELL'INTERVISTA, IN DUE INCONTRI PRIVATI. PER ESAMINARLA. E VEDERE SE FOSSE COME NELLE FOTO CHE CONSERVAVA - UNA CERTA DANIELLE HUNEBELLE, ERA INNAMORATA PERSA DI LUI, E LUI NON RICAMBIÒ. LEI SI VENDICO’ CON UN LIBRO NEL QUALE CON MINUZIA DESCRIVE IL…”

Il potere piace, il potere è il più grande afrodisiaco, se hai il potere le donne, sììì, “le prendi per la f*ca!” (Trump dixit). Sono loro che te la offrono, te la lanciano, te la regalano. Sono poche quelle che hanno dignità e rispetto di sé e non lo fanno, mentre non poche son state quelle che Henry Kissinger ha frequentato quando al potere lui c'era, lui ce lo aveva, e lo faceva valere… Attrici, cantanti, top model, pre-influencer (c’erano pure negli anni '70, senza Instagram, e si facevano chiamare socialite).

E allora, Henry Kissinger, Prof. Henry Kissinger, sua eccellenza Mister Navetta diplomatica internazionale, saggio centenario,  come la mettiamo? Ha detto benissimo Lapo Elkann a Stefania Rossini, su "L'Espresso", nel 2005: Kissinger non va ricordato per il discusso politico che è stato. Già: la politica, quella vera, quella di chi la fa sul serio, non è roba per signorine.

E lui, Kissinger, che gli Agnelli li conosce davvero, lui, Kissinger, che da tedesco dicono tifi Juve, e lui, Kissinger, che, a 13 anni, è scampato a Hitler, rifugiandosi in USA. Lui, che Lapo se lo è preso sotto le ali e Lapo era neo laureato ed era il 2001 e con Kissinger era a New York sulle ceneri delle Torri Gemelle. Lapo è stato suo assistente, e solo grazie a Lapo lui, Kissinger, ha imparato a usare un computer. O così dice Lapo, anche se Lapo precisa che Henry Kissinger “non ha bisogno di nessuno”.

E, proprio nessuno, mai, neppure dei Rockefeller!!? Sveliamolo, su, quello che pochi sanno: Henry Kissinger deve la sua fama politica a Richard Nixon che, non conoscendolo affatto, gli ha affidato la Sicurezza Nazionale e, in seguito, anche gli Esteri, rendendolo uno tra i politici più influenti al mondo. Sì, ma... lui, Henry Kissinger, Nixon poco l'ha stimato. L’ha votato sì, ma da ultimo, e controvoglia. Kissinger è repubblicano, e deve tutto alla sua vicinanza (adulazione, per i detrattori) a Nelson Rockefeller, cioè colui che Kissinger ha votato preferendolo a Nixon.

Nelle primarie del 1968 vinte da Nixon, nelle elezioni che hanno visto il cervello sparato di un altro Kennedy, Bob, quello che Kissinger vantava amico suo ma che amico suo non era. Kissinger ha provato a introdursi nella Casa Bianca, ossia nelle sale del potere, fin dalla presidenza di John F. Kennedy. JFK leggeva e teneva buon conto dei libri del prof. Kissinger: concettosi, sì.

E nel 1962 lo chiamò come consulente esterno di politica estera. Kissinger si scapicollò, e però, JFK preferì altre teste d'uovo, a quella di Kissinger, e non lo chiamò più dopo che, scoppiata la crisi dei missili cubani, Kissinger risultò irreperibile. C’è chi (lo storico Arthur Schlesinger Jr.) maligna che Kissinger diede buca a JFK perché "impegnato" con una donna, e sapete perché credo poco alla grande amicizia esibita da Kissinger con Bobby Kennedy?

Per quello che una donna su Kissinger ha spiattellato in "Dear Henry", libro scritto da una giornalista francese che umiliò Kissinger rendendolo vittima di sfottò per anni. Questa donna, Danielle Hunebelle, innamorata persa di Kissinger, e che Kissinger non ricambiò, ma che però frequentò, e intimamente, perché questa Danielle nel suo libro con minuzia descrive casa di Kissinger scapolo a Washington, il bagno (e come Kissinger in vasca si lava), e la sua sala da pranzo, con in bella vista le sue foto coi potenti della Terra autografate, con dedica, incluso un posato con RFK.





Kissinger ha detto no a questa Danielle e, dopo il di lei libro-vendetta, ha avuto il terrore delle donne che non fossero show-girl e affini. Nondimeno, dopo Danielle, chi doveva capitargli? Sì, Barbara Walters, icona del giornalismo TV, ma lei dopo, prima una grande amica della Walters e cioè colei che Henry, nelle sue "Memorie", indica “la mia nemesi”: Oriana Fallaci!!! Pochissimi sanno che fu proprio Kissinger a invitare Oriana Fallaci alla Casa Bianca, prima dell'intervista, in due incontri privati. Per esaminarla.

E vedere se fosse come nelle foto che Kissinger, di Oriana, conservava. Peccato che Oriana gli diede soddisfazione unicamente estetica, e ne sp*ttanò per iscritto la sua vanità: anche mister Kissinger voleva la sua intervista con la Storia, a pari dei capi di stato torchiati dalla Fallaci. Si era ancora in guerra col Vietnam, e Henry Kissinger riceve Oriana alla Casa Bianca il 4 novembre 1972, tre giorni prima delle elezioni che diedero a Nixon un secondo mandato poi rivelatosi tale per gli intrighi del Watergate (eeeh, il Watergate!!! Quando Kissinger, ebreo, si inginocchiò con Nixon a un passo dall'impeachment, a pregare il dio dei cristiani!!!

Ma chi se le ricorda, le storiche gesta di Kissinger, quando nel '69 con Nixon ordinò l’invasione della Cambogia, "scordandosi" di avvertire il Congresso??? E le intercettazioni illegali contro i giornalisti??? Tutto obliato? E le fughe di notizie che, guarda un po', provenivano dall’ufficio di Kissinger, e che facevano il gioco anti Nixon??? Nel 1974 Nixon si dimette ma Kissinger rimane saldissimo al suo posto, al suo doppio incarico di ministro, sotto il nuovo presidente Gerald R. Ford. Mica è illegale! Inopportuno forse…).

Vabbè, torniamo a, come lo chiamo, l’"entusiasmo" di Kissinger per Oriana Fallaci. Lui le accorda l’intervista, contento, diluita in incontri di più giorni ma poi, dopo 30 minuti dal primo, incontro, col telefono che suonava e interrompeva, e era sempre Nixon che frignava, Kissinger se ne va, molla la Fallaci là, con quel poco su nastro registrato, che diventano righe feroci su “Kissinger cowboy che porta la giustizia nel mondo”. Il cowboy solitario, con la pistola a equivalenza fallica.

Un “John Wayne della politica estera”. Pensate alla faccia di Nixon, che, in questa intervista, ne esce come un buono a nulla. E intervista che fa il giro del mondo, intervista che Kissinger abiura, intervista di cui Oriana alla "CBS" e al "Washington Post" mette a disposizione i nastri, e intervista che Kissinger, dopo 34 anni (dico, 34 anni!!!) nel 2006, alla morte della Fallaci, al TG1, riconosce autentica.

E comunque io glielo stralodo, a Kissinger, quanto replicato a Aldo Moro che voleva il PCI al governo con la DC, ma con la benedizione degli Stati Uniti: “Io coi comunisti ci dialogo, mica ci governo!!!”. Henry Kissinger nel 1973 riceve il Nobel per la Pace insieme a Le Du Tho, il nord vietnamita che con lui negoziò la pace in Vietnam. Povero Nobel, e povera pace.

Perché, come si sa, nell’aprile del 1975 i nordvietnamiti si riprendono tutto il Vietnam del Sud, vanificando accordi che lo stesso Kissinger definì “la firma di una attesa”. Della fine. Della sconfitta. A Vietnam riunito e riconquistato, il comunista Le Du Tho riconsegnò il Nobel (e i soldi vinti) ma Kissinger no. “L'ambiguità ha i suoi meriti”, disse una volta Kissinger a un incontro con la stampa. Vi lascio con la barzelletta che girava durante la presidenza Nixon: “Tu lo sai cosa succederebbe se Henry Kissinger morisse? Nixon diventerebbe Presidente…!”.