Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  marzo 18 Sabato calendario

Come legge Arisa

Nelle foto a suo tempo famose, la sua collezione di sex toys stava su uno scaffale pieno di libri: i due oggetti vanno d’accordo?Sì, l’equilibrio psicofisico di ognuno di noi dipende da molti fattori. È importante nutrire la mente attraverso la lettura e rimanendo sempre curiosi verso ogni forma di stimolo esterno, ma bisogna anche conoscere a fondo noi stessi, imparare a rilassarci ritagliandoci dei momenti intimi solo nostri, al di là della situazione sentimentale.Qual è il primo libro che ha letto da bambina?Libri di favole sparsi, libretti assegnati per le vacanze tra cui “Sogno di una notte di mezza estate”. Da adolescente “L’arte di amare” di Erich Fromm mi cambiò la vita, tanto da decidere di farne la mia tesina di maturità collegandola con quella di Ovidio e poi lessi “La noia” di Moravia.Nella casa dov’è cresciuta che libri c’erano?Tantissimi. Romanzi, poesie. Ma avevamo anche libri di cartamodelli perché mia madre si divertiva a cucirci vestiti con avanzi di stoffe tra cui diversi abiti da scena che mi cuciva con mia zia Lucia per concorsi di canto e piccole esibizioni. E avevamo anche libri di profezie perché mio nonno era abbonato a “Selezione” un catalogo postale di titoli che suggeriva argomenti insoliti, capaci di stuzzicare sempre la sua curiosità, tra questi, un libro di Nostradamus che divenne poi fonte di ilarità ogni volta che seriamente c’intimava di stare attenti al futuro prossimo poiché presto ci sarebbe stata l’invasione delle cavallette.Il libro che più ha amato nella vita?"La vita interiore” di Moravia, mi ha fatto scoprire delle cose nuove di me e ha contribuito a farmi conoscere un tipo di femminilità spregiudicata che mi ha rapita totalmente e a cui ho sempre aspirato. Con scarsi risultati poiché ho un’indole più materna e comprensiva piuttosto che distaccata e dominante.Il più noioso che non è mai riuscita a finire?"Il lavoro dell’attore su se stesso” di Stanislavskij, non è particolarmente noioso ma non mi accende. Mi sarebbe utilissimo per lavorare meglio e imparare a schermarmi emotivamente da certe situazioni lavorative o semplicemente dal mondo esterno, ma Arisa e Rosalba sono la stessa persona, l’una nutre l’altra, l’una distrugge l’altra, l’una salva l’altra, ed è una strano incantesimo che in fondo, non mi va di fermare.C’è un libro che cita senza averlo letto?No.Quale eroe di romanzi le piacerebbe essere?Mi piacerebbe essere Modesta, la “carusa tosta” protagonista de “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza.Il momento della giornata migliore per leggere?La sera, quando ho un libro nuovo che mi aspetta a casa non vedo l’ora di tornare. A volte mi preparo anche la cena a pranzo per non perdere tempo a cucinare. Per me leggere è come vivere altre vite nella mia, è meglio di tante altre cose.Quanto tempo dedica alla lettura?Dipende dalle settimane, dagli impegni e da quanto mi appassiona quello che sto leggendo.La posizione preferita?Divano, schiena dritta e gambe stese.Quanti volumi possiede (più o meno)?Non lo so, non li ho mai contati.In che ordine li tiene?Non li tengo in ordine, ma quando andrò in pensione una delle prime cose che farò sarà sistemare i libri per argomenti, a volte perdo dei giorni a cercare quello che m’interessa, ci sono libri che sto ancora cercando, che so di avere e che non trovo, mi capita anche con le scarpe.Dove li tiene?Ovunque, in camera da letto, in bagno, dietro le porte sul pavimento... conferiscono alla casa un odore particolare che mi piace molto.Ha regalato un libro per sedurre?Per sedurre no, ma per far capire a quella persona che avevo una grande stima di lui, paragonandolo al protagonista de “La danza della realtà”, di Alejandro Jodorowsky. Tempo perso, è stata una delle cose che mi ha ridato quando è finita senza che gliel’avessi neanche chiesto.È stata mai sedotta con un libro?Se per sedotta si può intendere anche in senso amichevole sì, mi capita spesso che le persone che vengono a vedere i miei concerti mi regalino dei libri, e io me ne innamoro ancora di più umanamente. Un libro è come un profumo, devi soffermarti ad osservare quella persona prima di trovare quello giusto per Lei/Lui. Devi cercare di capirci qualcosa. È un regalo impegnativo e la gente che s’impegna con te, ti vuole bene davvero.Come tiene il segno della lettura?Faccio le orecchie e infilo matite. Piego anche le pagine in due, ci mangio su... si può dire che con i libri ci faccio l’amore.Sottolinea?Sì, sottolineo tutte le cose che vorrei non dimenticare e che puntualmente dimentico.Ha mai buttato via un libro?MAI. Regalo solo quelli appena comprati e destinati alla persona interessata.Li impresta?Con fatica perché poi non tornano mai... del resto, anche io non li restituisco quasi mai.Che libri tiene sul comodino da notte?Adesso “L’Iran dietro le porte chiuse” di Stephan Orth e quasi sempre libri di viaggi o di fantasia.L’ultimo letto?"Enigma Evita” di Elisabetta Rosaspina, bellissimo davvero!Se dovesse andare su un’isola deserta che libro porterebbe con sè?"La via dell’artista” di Giulia Cameron, per espandere la mia creatività e integrarla con le vibrazioni di un posto nuovo.Musica e lettura vanno d’accordo?Adesso non più tanto, più che la letteratura oggi le canzoni utilizzano un linguaggio di strada. Però sicuramente in ogni canzone c’è una storia, che sarebbe raccontata diversamente in un libro..Una sua canzone legata a un libro?"Amami” è ispirata a Paolo e Francesca protagonisti del Canto V dell’Inferno nella “Divina Commedia”.