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 2022  dicembre 09 Venerdì calendario

Un cavo tra Italia e Tunisia

Terna riceverà un finanziamento da 307 milioni da parte dell’Unione europea per costruire il cavo di interconnessione elettrica tra l’Italia e la Tunisia, opera che è stata inserita nella lista dei Progetti di Interesse Comune. Il prestito europeo sarà erogato attraverso il Connecting Europe Facility, il fondo Ue destinato allo sviluppo di progetti chiave che mirano al potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. La notizia è arrivata ieri, assieme all’avvio da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del procedimento autorizzativo.
«Si tratta di una decisione storica – commenta Terna in una nota —. Per la prima volta, infatti, i fondi comunitari Cef sono stati assegnati a un’opera infrastrutturale sviluppata da uno Stato Membro e da uno Stato Terzo. Come ulteriore testimonianza della sua importanza strategica, la Commissione europea ha destinato al progetto oltre la metà del budget disponibile nel bando del 2022».
Soddisfatta anche Giorgia Meloni. «Il via libera della Commissione europea allo stanziamento di 307 milioni per co-finanziare l’infrastruttura – ha dichiarato il presidente del Consiglio in una nota – è un grande successo italiano. È nel destino dell’Italia diventare un nuovo hub energetico per l’intero Continente europeo, è nella nostra missione intensificare la cooperazione con l’Africa per portare investimenti e sviluppo».
Il ponte energetico sottomarino da 600 MW in corrente continua sarà lungo oltre 200 km e raggiungerà una profondità massima di 800 metri. Per costruirlo, richiederà un investimento complessivo di 850 milioni. «Grazie a questa opera – ha dichiarato il ceo di Terna Stefano Donnarumma – l’Italia potrà concretamente diventare un hub energetico del Mediterraneo. Si tratta di un’infrastruttura strategica per il nostro Paese e per l’Europa, che potrà contribuire in maniera significativa all’indipendenza energetica, alla sicurezza del sistema elettrico e allo sviluppo delle fonti rinnovabili».
Per quanto riguarda l’Italia, dall’approdo di Castelvetrano, in provincia di Trapani, «il cavo interrato – spiega la società della rete – percorrerà strade esistenti lasciando inalterati ambiente e paesaggio per 18 km fino ad arrivare a Partanna, sempre in provincia di Trapani, dove sarà costruita la nuova stazione di conversione in prossimità dell’esistente Stazione Elettrica». La società che gestisce la rete elettrica nazionale ha concluso nel luglio 2021 la fase di consultazione pubblica, durante la quale sono state analizzate e discusse le osservazioni arrivate da amministrazioni, enti e cittadini.
Frutto dell’accordo intergovernativo tra i due Paesi ratificato nel dicembre del 2021, il cavo sarà realizzato insieme con Steg, l’operatore elettrico tunisino, e contribuirà all’integrazione dei mercati dell’energia elettrica, alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico e, soprattutto, all’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa e Africa e alla diversificazione delle fonti. Inoltre, una volta entrato in esercizio, il nuovo elettrodotto favorirà la riduzione delle emissioni climalteranti.
I collegamenti con l’estero rappresentano uno dei punti cardine degli investimenti di Terna nei prossimi anni. «A oggi – riporta la società – sono 26 le linee transfrontaliere già in esercizio. La nuova interconnessione tra Italia e Tunisia che Terna ha previsto nel Piano di Sviluppo 2021 —insieme con gli elettrodotti tra Italia-Francia, Italia-Grecia, Italia-Svizzera, Italia-Austria e al Sa.Co.I.3 (il progetto di rifacimento del collegamento tra Sardegna-Corsica-Italia) – consentirà al Paese, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il ruolo di hub elettrico in Europa e nell’area mediterranea».