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 2022  novembre 23 Mercoledì calendario

Il premio a Harry e Meghan fa infuriare la Gran Bretagna

Sconcerto a Londra per il premio per i diritti umani che verrà assegnato a Harry e Meghan da Kerry Kennedy, la figlia di Bob e nipote di JFK. Il riconoscimento sarà conferito loro per aver denunciato il presunto razzismo della famiglia reale: una circostanza che i giornali inglesi hanno bollato come «mostruosa» e «un brutto scherzo».
Il premio, intitolato alla memoria di Bob Kennedy, verrà consegnato nel corso di una serata di gala a New York il 6 dicembre: un evento che aveva già suscitato polemiche, perché i posti al tavolo d’onore con i duchi di Sussex sono stati messi in vendita per la modica cifra di un milione di dollari. Ma c’è ben altro: Kerry Kennedy ha spiegato che Harry e Meghan hanno avuto «coraggio morale» e ha definito la coppia «eroica».
«Loro sono andati nella più antica istituzione della storia britannica – ha asserito la figlia di Bob Kennedy – e gli hanno detto cosa stavano facendo di male, che non potevano avere razzismo strutturale nell’istituzione. Sapevano che se avessero fatto ciò ci sarebbero state conseguenze, che sarebbero stati ostracizzati, che avrebbero perso la loro famiglia, la loro posizione. Ma lo hanno fatto comunque perché credevano di non poter vivere in pace con sé stessi se non avessero messo in questione quell’autorità. Penso che siano stati eroici nel fare questo passo».
Già in America ci sono state reazioni perplesse di fronte all’assegnazione di un premio che in passato era andato al vescovo sudafricano anti-apartheid Desmond Tutu. Il fratello di Kerry, Robert Kennedy Jr, ha definito la decisione «sconcertante», mentre il professor David Nasaw, biografo premio Pulitzer dei Kennedy, ha parlato di «qualcosa fra il sublimemente ridicolo e il palesemente assurdo».
Ma, come si può immaginare, è a Londra che è venuto giù il diluvio. Il Daily Mail ha affidato una intera pagina di commento al noto scrittore A. N. Wilson, secondo il quale «aver piazzato Meghan Markle e Harry Windsor nella stessa categoria di eroici attivisti contro il razzismo è insensato, mentre la loro accettazione di questo premio è una mostruosa presunzione».
È soprattutto l’accusa di razzismo strutturale rivolta alla famiglia reale che fa infuriare i britannici. Wilson ricorda l’appoggio dato dalla regina Elisabetta alle sanzioni contro il Sudafrica e il suo celebre ballo col presidente del Ghana, oltre all’impegno multiculturale e multireligioso di Carlo: «Chiamate la nostra monarchia quello che volete, ma per favore non chiamatela istituzionalmente razzista dai confini sicuri del vostro lussuoso stile di vita in California».
Harry e Meghan, nella ormai famigerata intervista a Oprah Winfrey, avevano insinuato che a loro figlio Archie non fosse stato concesso il titolo di principe per ragioni razziste e che un membro della famiglia reale avesse fatto commenti a proposito del suo colore della pelle: «Ma il razzismo strutturale contro un’intera famiglia – scrive in un editoriale il Times — è un’accusa profondamente seria, non qualcosa da lanciare come un boccone in un talk show». E l’articolo è significativamente intitolato «Il premio per i diritti umani a Harry e Meghan è un brutto scherzo». Di più: accettandolo, scrive il Mail, i duchi di Sussex «stanno lanciando un altro missile contro il padre di Harry, contro suo fratello e i cugini».
Perché questa nuova ferita rende davvero problematica l’idea di un riavvicinamento col resto della famiglia reale, che pure era affiorata durante i funerali della regina: «Proviamo disperazione – conclude Wilson – per il fatto che due persone super-privilegiate, auto-illuse e stupide non si rendano conto di che figura da fessi hanno fatto».