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 2022  novembre 22 Martedì calendario

STATI UNITI DEGLI ORRORI – IN ALABAMA, KENNY SMITH, UN UOMO CONDANNATO A MORTE, È RIMASTO SDRAIATO PER PIÙ DI UN’ORA E MEZZA IN ATTESA DELLA SUA ESECUZIONE (CHE NON È AVVENUTA) PERCHÉ I “BOIA” CHE DOVEVANO INIETTARE IL VELENO NON HANNO TROVATO LA VENA – ORA LA GOVERNATRICE KAY IVEY BLOCCA LE ESECUZIONI PER RIVEDERE LE PROCEDURE - LE TORTURE INFLITTE AI CONDANNATI A MORTE: IN ARIZONA HANNO FATTO UN'INCISIONE ALL'INGUINE DI UN CONDANNATO PER INSERIRE L'AGO – IN TEXAS PER GIUSTIZIARE UN DISABILE CHE NON RIUSCIVA A DISTENDERE IL BRACCIO HANNO INIETTATO IL VELENO NEL COLLO… -

La sete di vendetta dell'Alabama si è fermata per la terza volta in cinque mesi sulla vena introvabile di un condannato a morte. Kenny Smith, 57 anni, è rimasto sdraiato per più di un'ora sulla barella, nel mezzo di una stanza bianca, illuminata dal neon, bloccato da cinque fasce nere, mentre gli addetti all'esecuzione nel carcere di Atmore si affannavano a cercare inutilmente sul suo braccio la vena giusta in cui affondare l'ago. […]

La governatrice dell'Alabama Kay Ivey ha sospeso tutte le esecuzioni capitali. La repubblicana ha annunciato lo stop e la revisione di tutte le procedure prima di ripartire. La pena capitale è diventata incertezza della pena, e l'iniezione letale un intralcio. Nella decisione il dolore inferto non c'entra niente, è solo questione di idraulica e di chimica, di veleni che non trovano la vena. […]

Smith era un caso ancora prima della fallita esecuzione, perché in realtà all'inizio non era stato nemmeno condannato a morte. Il suo caso risale al 1988, quando insieme a un altro balordo era stato assoldato da un reverendo per uccidere la moglie, a cui era intestata una polizza sulla vita. Smith aveva 22 anni. Intascò mille dollari. I due sicari uccisero Elizabeth Dorlene, il marito si tolse la vita una settimana dopo. Il complice è stato giustiziato, per Smith la corte, con un voto di 11-1, aveva chiesto l'ergastolo, considerando l'età, il passato difficile e il rimorso. Ma il giudice, ribaltando il verdetto, aveva deciso per la pena di morte.

La data stabilita era il 17 novembre 2022, solo che l'esecuzione è cominciata alle 22.20, dopo l'ultimo via libera della Corte Suprema. E cento minuti non sono bastati. Smith verrà probabilmente giustiziato, ma il suo caso rilancia il tema delle esecuzioni, che stanno vivendo tempi difficili. In Arizona hanno dovuto fare un'incisione all'inguine di un condannato per inserire l'ago.

In Texas hanno violato il protocollo e fatto l'iniezione sul collo a un detenuto disabile perché non era in grado di stendere il braccio. Molti Stati hanno problemi a reperire i farmaci. Il South Carolina ha sospeso ad aprile sedia elettrica e fucilazione. Lo stesso, il Tennessee. La Virginia ha abolito la pena capitale. A ovest, la Corte Suprema dell'Oregon ha ordinato il trasferimento di tutti i condannati dal braccio della morte. Smith spera che la macchina si sia inceppata per sempre, ma in Alabama le speranze sono poche.