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 2022  agosto 13 Sabato calendario

Banche, sparite 11 mila filiali in 10 anni

In Italia ci sono 4,1 milioni di cittadini che vivono in un territorio senza una filiale bancaria. È il risultato dei continui tagli del settore che negli ultimi 10 anni ha chiuso 11.231 sportelli in 3.062 comuni. Con il paradosso che alla progressiva desertificazione del territorio non ha fatto da contraltare la crescita del digitale. Peggio: i tagli hanno colpito più il Sud del Paese che – rispetto al Nord – è resta ancora attardato sul fronte dell’utilizzo degli strumenti digitali.
A lanciare l’allarme è la Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi) che ha incrociato i dati statistici della Banca d’Italia e dell’Istat. Secondo il segretario generale, Lando Maria Sileoni, il ruolo sociale che le banche stanno «progressivamente perdendo, anche attraverso un progressivo disimpegno sui territori, con chiusure indiscriminate, è un argomento che non può essere sottovaluto dai partiti politici». Anche perché la percentuale di persone senza un filiale bancaria nel luogo di residenza presenta vistose differenze su base geografica: se al Nord la desertificazione interessa il 6% della popolazione, al Centro si ferma al 3,2%, mentre al Sud e nelle isole arriva al 10,7% dei residenti.
Nel dettaglio dei territori emerge che la Campania è la prima regione per numero di abitanti senza filiali (700 mila), mentre in termini percentuali in Calabria il 28,8% dei cittadini risiede in territori non coperti da agenzie. Seguono, a ruota, Piemonte (13,8%), Abruzzo (12,6%) e Campania (12,5%). Fra le regioni più piccole, il record è del Molise (37,3%) davanti alla Valle D’Aosta (33,4%). Nelle isole, la desertificazione interessa il 6,7% della popolazione in Sicilia e il 6,1% in Sardegna. L’assenza di sportelli bancari nei piccoli e medi centri del Paese fa inoltre correre il concreto rischio di «allontanare le imprese e le famiglie dal circuito legale della finanza e del credito», aggiunge il segretario della Fabi sottolineando poi come negli abbi anche il numero di istituti abbia subito una forte contrazione passando dai 706 del 2012 ai 456 nel 2021, con un taglio di oltre 45.613 dipendenti.
Peraltro, solo il 45% degli italiani preferisce l’e-banking alla filiale tradizionale. Il taglio sta «creando e creerà non pochi danni al Paese e alla clientela. Mi riferisco, in particolare, agli anziani, che hanno scarsa dimestichezza con gli strumenti digitali, e a chi vive nel Mezzogiorno dove c’è un evidente problema nell’accesso a internet» conclude Sileoni.