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 2022  agosto 06 Sabato calendario

Jovanotti va all’attacco: «Io vittima di econazisti»

OGGIX
Entusiasta e sempre guidato da pensieri positivi, stavolta Jovanotti si è arrabbiato davvero: dice di essere vittima degli “econazisti”, che «il Jova Beach Party non mette in pericolo nessun ecosistema, non devastiamo niente. Le spiagge non solo le ripuliamo ma le portiamo a un livello migliore di come le troviamo». Cappello dei Minions in testa, maglietta bianca e rossa a righe, il viso bruciato dal sole, in un video dal lido di Fermo pubblicato su Instagram, dopo aver ribadito che ai live del Jova Beach Party non ci sono lavoratori in nero, replica agli attacchi di chi ha definito il suo progetto nelle spiagge di tutta Italia un operazione di green wash, neologismo inglese che significa “ecologismo di facciata”. «Il Jova Beach non è un “progetto greenwash”, la parola mi fa cagare così come mi fa schifo chi la pronuncia, perché è una parola finta, è un hashtag e gli hashtag sapete dove dovete metterveli». Ribadisce che «il Jova Beach party è un lavoro fatto bene: se pensate che non sia fatto bene venite a verificare, venite qua. Il mio pubblico è fantastico, ha una coscienza alta rispetto all’ambiente. Se voi, econazisti che non siete altro, volete continuare ad attrarre l’attenzione utilizzando la nostra forza, sono fatti vostri».
Già ai primi di luglio, gli ambientalisti avevano criticato i ventuno concerti di Jovanotti ospitati nelle spiagge, denunciando i rischi per l’habitat naturale. E anche il Codacons, l’associazione dei consumatori, si era unito alle proteste.
Decine di migliaia di fan a ogni tappa, tra balli scatenati, bagni al mare, allegria contagiosa e qualche matrimonio celebrato dall’instancabile stangone, il tour di Jovanotti è stato salutato come un ritorno alla vita dopo il Covid, uno degli eventi più colorati di questa estate. Ma è stato anche al centro delle polemiche e il cantautore, 55 anni, ci ha voluto mettere la faccia, replicare agli attacchi, anche per spazzare via i sospetti dopo il blitz del 3 agosto dell’ispettorato del lavoro. «Il lavoro nero per me è una piaga enorme, una cosa molto seria», sottolinea accanto a Maurizio Salvadori della Trident, e parla di “killeraggio” da parte di chi ha diffuso notizie «nella serata, per non darci tempo di replicare». «Quando è uscita la notizia dell’ispezione nel nostro cantiere secondo cui erano stati trovati lavoratori non in regola, mi sono preoccupato», spiega Jovanotti, «non mi sono allarmato, perché lavoro con la Trident e Salvadori dal 1988, e da allora abbiamo fatto tournée grandi e piccole, discoteche, locali, bar, stadi e non abbiamo mai avutouna contestazione sul piano della legge del lavoro. Ma so che siamo nell’occhio del ciclone: il Jova Beach portando eventi in piccole realtà, sul territorio, mette in moto il livore locale, micro vendette in qualche modo politiche».