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 2022  luglio 06 Mercoledì calendario

Biografia di Lisetta Carmi

Lisetta Carmi (1924-2022). Fotografa. «Nata a Genova da una famiglia di origine ebraica, da giovane aveva lavorato come concertista suonando il pianoforte. Si avvicinò alla fotografia nel 1960 e negli anni successivi abbandonò definitivamente la musica per dedicarsi solo alla realizzazione di reportage fotografici. Tra i soggetti che preferiva fotografare c’erano gli emarginati dalla società: tra gli anni Sessanta e Settanta fu tra le prime persone in Italia che provarono a raccontare la vita delle comunità LGBT+, delle donne trans e delle persone travestite (che oggi definiamo crossdresser), che abitavano l’ex ghetto ebraico di Genova. Le sue fotografie vennero raccolte nel libro I travestiti, pubblicato nel 1972 dalla casa editrice Essedì di Roma: molte librerie del tempo si rifiutarono di venderlo ma oggi è diventato un pezzo di storia della fotografia italiana» [Post]. «L’ultima vita è quella che Lisetta Carmi dedicherà completamente alla costruzione dell’ashram Bhole Baba, a Cisternino, “per la trasformazione delle persone e per la purificazione della loro mente, per la meditazione e per il karma yoga”. Lo guiderà con dedizione totale (lasciando Genova nel 1981) per circa venti anni (nel 1997 lo Stato italiano riconoscerà al Centro Bhole Baba lo statuto di Ente Morale). Nel 1995 incontra, dopo trentacinque anni, il suo ex allievo di pianoforte Paolo Ferrari e inizia con lui una collaborazione di studio filosofico-musicale. Nel 2010 il regista Daniele Segre realizza un documentario sulla sua vita dal titolo Un’anima in cammino presentato al Festival del Cinema di Venezia. Ritratto toccante di una grande fotografa, certo, ma prima di tutto di un’anticonformista “sempre dalla parte dei poveri e di quelli che non hanno voce”. Una donna che non ha mai avuto paura di scegliere» [Bucci, CdS].