Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  luglio 28 Giovedì calendario

Biografia di James Lovelock

James Lovelock (1919–2022). Scienziato e chimico britannico. Noto per aver elaborato la teoria di “Gaia”, secondo la quale la vita sulla Terra è una comunità autoregolata di organismi che interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. «Era sua l’idea, divenuta con il tempo molto popolare nonostante le perplessità espresse da parecchi scienziati, che il nostro pianeta nel suo complesso costituisca una sorta di organismo “olistico” autoregolato da sottili e complesse interazioni, alle quali piante e animali concorrono in modo determinante, tra la componente atmosferica, quella marina e quella rocciosa. Benché la teoria di Gaia lo avesse innalzato al ruolo di icona dell’ecologismo, Lovelock aveva preso posizione a favore dell’energia nucleare contro la maggioranza dei movimenti ambientalisti. Anticonformista nato e ammiratore dell’innovazione tecnologica, vedeva nell’uso pacifico dell’atomo un antidoto al riscaldamento globale prodotto dal consumo crescente di combustibili fossili. Non condivideva neppure le visioni catastrofiste oggi molto diffuse tra i difensori della natura. Lovelock scorgeva i rischi del dominio umano incontrastato sulla Terra, di quell’Antropocene che sta modificando in maniera radicale l’ambiente, a cominciare dai mutamenti climatici. Ma al tempo stesso sottolineava che l’avvento della scienza moderna e la rivoluzione industriale avevano prodotto miglioramenti enormi per la vita di innumerevoli esseri umani. Non guardava affatto all’indietro, scommetteva su quello che aveva battezzato Novacene, titolo di un suo libro pubblicato in Italia da Bollati Boringhieri» [Carioti, CdS].