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 2022  luglio 31 Domenica calendario

In morte di Roberto Nobile

In tutti i ruoli che ha interpretato aggiungeva un tocco in più, l’umanità. Roberto Nobile, una lunga carriera tra fiction di successo cinema, teatro e anche la scrittura, è morto improvvisamente a Roma. Aveva 74 anni. Milioni di spettatori lo ricordano per un personaggio molto amato nel Commissario Montalbano, Nicolò Zito, il giornalista di Rete Libera, amico e consigliere di Luca Zingaretti. E l’attore lo ricorda con affetto su Instagram: «Faceva Nobile di cognome e mai cognome fu più azzeccato. Aveva l’educazione, la compostezza, la postura e l’eleganza d’animo di un nobiluomo. L’ho conosciuto tanti anni fa sul set del Commissario Montalbano, interpretava il giornalista amico del commissario e fu un incontro di quelli che si ricorda perché amici lo diventammo davvero e subito. Per più di vent’anni». «Era un uomo mite, dal sorriso meraviglioso, dalla conversazione brillante, dalla gentilezza innata» scrive Zingaretti. «Un artista fine, un attore appassionato del suo lavoro: mi ricordo quando gli davo del rompiballe perché voleva sempre ripetere, limare, cambiare qualche battuta, e mi ricordo che lo prendevo a male parole perché tanto, poi, si facevacome diceva lui. Ti voglio bene Roberto, te ne vorrò sempre».
Nobile era noto anche per il ruolo dell’agente Antonio Parmesan inDistretto di polizia, grande successo di Canale 5. Nato a Verona ma ragusano d’origine, aveva debuttato conLa Piovra e era apparso in tante fiction di successo: Una grande famiglia, Di padre in figlia, Don Matteo, Nero Wolfe, Squadra mobile, Maltese- Il romanzo del commissario nel ruolo dell’ambiguo questore Saura accanto a Kim Rossi Staurt, eGli orologi del diavolo con Beppe Fiorello. Al cinema è stato diretto da Pupi Avati (Festa di laurea, Ultimo minuto ) Gianni Amelio (Porte aperte ),Giuseppe Tornatore (Stanno tutti bene ),Nanni Moretti (La stanza del figlio, Caro diario, Habemus papam ), Carlo Mazzacurati (Vesna va veloce ), Ermanno Olmi (Tickets ),Costanza Quatriglio lo aveva voluto per dare la voce allo scrittore Vincenzo Rabito nel documentario Terramatta.
Montalbano lo aveva reso popolare, il giornalista che combatte il malaffare, cerca la verità e non si tira indietro, gli piaceva. Altro ruolo perfetto è quello che Daniele Luchettigli affida nel 1995 nel film La scuola :il professor Salvatore Mortillaro, meridionale frustrato, che vede la scuola come una trincea e manderebbe gli studenti a zappare. Nobile era stato insegnante in un istituto tecnico a Milano. Prima della carriera artistica, aveva fatto un po’ di tutto, anche il camionista: «La mia», spiegava, «èstata una vocazione tardiva che mi sono potuto permettere grazie alla classica eredità della nonna: a quel punto ho abbandonato il posto fisso e ho iniziato l’attività di attore». La passione per la recitazione è forte, tanti i film d’autore. In Un’altra vitadi Mazzacurati incrocia Silvio Orlando. «Avevamo una scena insieme, e,
non so perché, lui mi ha segnalato a Luchetti. Preparava in teatro Sottobanco, che sarebbe diventato il film
La scuola». Amava scrivere (suo il romanzo Il cuore in moto ), ha firmato sceneggiature, spesso in coppia con Angelo Pasquini, come Le amiche del cuore,di Michele Placido. Impegnato come regista e interprete nella tournée di Le storie del mondo,tratto da Le metamorfosi di Ovidio, era atteso nei prossimi giorni a Genova al festival Lunaria Teatro. «Mi sono imposto il compito di accorciare la distanza tra il tempo della creazione dei miti, la loro trascrizione da parte di Ovidio, e il nostro tempo» spiegava.