Corriere della Sera, 27 luglio 2022
La vita di Shimon Peres, per capire meglio Israele
Su Netflix è possibile vedere Il talento di sognare: la vita e gli insegnamenti di Shimon Peres (Never Stop Dreaming: The Life and Legacy of Shimon Peres), un documentario sulla vita dell’ex presidente dello Stato d’Israele.
Prodotto dal regista Richard Trank, sorretto dalla voce narrante di George Clooney, il film è un insieme di interviste con l’ex presidente israeliano e con i membri della sua famiglia, ma anche con i suoi amici più cari e una lunga lista di leader mondiali che lo hanno conosciuto. Tra loro, l’ex primo ministro britannico Tony Blair, l’ex premier israeliano Benjamin Netanyahu e gli ex presidenti degli Stati Uniti Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama.
Nato nell’attuale Bielorussia, emigrato con la famiglia nella Palestina mandataria (governata dagli inglesi), ebraicizza poi il suo nome Persky (letteralmente «persiano»: l’attrice Lauren Bacall, all’anagrafe Betty Persky, era sua cugina) in Peres, fonda il suo kibbutz e inizia la sua lunga attività politica, ora falco ora colomba: attivista nel movimento socialista dei lavoratori, formidabile organizzatore della difesa ebraica Haganah, a 27 anni direttore generale del ministero della Difesa, a 36 deputato della Knesset, quindi leader della sinistra, ministro della Difesa (fu lui ad autorizzare l’Operazione Entebbe) e degli Esteri e delle Finanze e dei Trasporti e dell’Informazione e dell’Immigrazione e di molte altre cose, infine due volte premier e presidente d’Israele.
Il film è molto interessante per ricostruire i negoziati di pace tra Israele e Giordania nel 1994, gli accordi di Oslo con il leader palestinese Yasser Arafat e, più in generale, la cooperazione tra arabi ed ebrei. Shimon Peres (1923-2016), la cui vita si intreccia con quella dello Stato Ebraico fin dalla sua fondazione nel 1948, è riuscito grazie al suo carisma a diventare un modello per le future generazioni, un leader amato e rispettato.