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 2022  luglio 27 Mercoledì calendario

Anziani affezionati al contante

Nell’incertezza data da pandemia, guerra e inflazione, per gli anziani il contante è ancora importante. Solo il 32,1% è pronto a trasformare liquidità in investimenti. Il 54,3% non ne ha alcuna intenzione, mentre il 13,6% non ha un’idea precisa. Il dato emerge dall’Osservatorio Silver Economy Censis-Tendercapital 2022, «La Silver Economy tra nuove incertezze e prossimità». Al vertice della graduatoria delle paure degli anziani c’è la non autosufficienza (44%). Quasi la metà di coloro che hanno almeno 75 anni (47,8%) soffre di multicronicità, con conseguenze sulla vita quotidiana, quota che sale a oltre il 55% nel Sud-Isole, ed è più alta tra le donne (52,4%) rispetto agli uomini (40,9%). Oltre il 69,1% dichiara che durante l’anno ha provato a prenotare appuntamenti con specialisti o per sottoporsi a esami con il Servizio Sanitario Nazionale trovando però liste di attesa molto lunghe. «È l’incertezza il male maggiore per gli anziani in questa fase. Ma riescono a tenerla sotto controllo, con i contanti pronti che si accumulano ancora malgrado l’inflazione, e valorizzando la prossimità», afferma il Direttore generale del Censis, Massimiliano Valerii. Il 62,3% degli anziani ha figli o fratelli che vivono in prossimità, a poca distanza il 79,6% ha il proprio medico di medicina generale, il 92,7% ha una farmacia di riferimento, il 31,4% un Pronto soccorso o un ospedale. Inoltre, il 59,2% preferisce rivolgersi fisicamente allo sportello di enti e servizi. In questo clima, secondo il presidente di Tendercapital, Moreno Zani, «occorre lavorare a livello nazionale ed europeo per restituire un clima di fiducia affinché i timori espressi dai longevi non influiscano sull’impiego del risparmio degli italiani».