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 2022  luglio 26 Martedì calendario

La Lopez cambia cognome. Polemiche

Jennifer Lopez ha cambiato cognome ed è diventata Jennifer Affleck, prendendo il cognome del marito, l’attore Ben. E su J. Lo, star mondiale con milioni di follower, sono piovute le critiche delle donne che hanno definito la scelta «scoraggiante» parlando di «gesto di sottomissione».
Jennifer Lopez ha cambiato cognome ed è diventata Jennifer Affleck. Affleck come il consorte Ben. Lo ha scritto sulla licenza di matrimonio. Apriti cielo. La marea di indignazione è globale ed è ben interpretata dalle parole della scrittrice Jennifer Weiner sul New York Times : «Una donna che prende il cognome del marito mi sembra una sottomissione, un gesto per dire “Io appartengo a lui”. In questo momento difficile per il femminismo in America, la scelta è particolarmente scoraggiante».
Jennifer Lopez ha 219milioni di follower, le sue canzoni, come Ain’t your Mama, hanno su Spotify anche 400milioni di download, ovvero, J. Lo è un’icona globale, ha un’identità forte, è il marchio di sé stessa e questo, in parte, forse, spiega perché, per anni, invece, non ci siamo chiesti come facesse davvero di cognome Michelle Obama (LaVaughn Robinson, per la cronaca) o spiega perché nessuno si è troppo stupito quando Hillary Rodham si candidò alla primarie Dem come Hillary Clinton. Ivana Zelníčková è morta Ivana Trump, nonostante la compresenza di una Melania Trump nata Knauss. Non è questione di destra o sinistra, per quanto negli Usa uno possa scegliere letteralmente di assumere il cognome del consorte, cosa fatta da Jennifer e dall’80 percento delle spose americane, stando a una rilevazione di The Upshot del Nyt. Magari, Jennifer l’ha fatto in nome della tradizione, o per affetto o forse per comprare su Amazon senza che il suo indirizzo si notasse troppo in giro. Magari, è probabile, l’ha fatto perché, oggi, ti si nota di più se fai qualcosa di politicamente scorretto piuttosto che se fai tutto perbenino e conforme ai valori che avanzano.
Il tema non è solo americano. Noi abbiamo serenamente amato Donna Vittoria Leone o Franca Ciampi. In Regione Lombardia, sono attualmente assessore Letizia Moratti nata Brichetto Arnaboldi e Melania Rizzoli nata De Nichilo senza che nessuno gridi alle derive del patriarcato. Problemi semmai ne ha avuti chi il cognome se l’è tenuto dopo il divorzio, come Daniela Santanchè nata Garnero, o Marina nata Punturieri che, bersagliata da cause dell’ex, rinunciò al Lante della Rovere solo sposando Ripa di Meana.
Ora, l’ex Jennifer Lopez, nella sua newsletter, si è firmata Mrs. Jennifer Lynn Affleck (Lynn, almeno questo, è un nome di proprietà, il secondo) e contro di lei c’è stata una sollevazione senza concessioni al romanticismo.
In un altro momento storico, in un contesto diverso che non sia l’anticipo di Metaverso che sono i social, l’avremmo trovato un pensiero affettuoso verso un amore perso e ritrovato. Ben, infatti, Premio Oscar per Argo e Good Will Hunting, doveva essere il marito numero tre di Jennifer, ma la lasciò due giorni prima del matrimonio. «Ben è stato il primo a spezzarmi il cuore», dirà lei. I due si sono poi sposati 18 anni dopo, il 16 luglio, a Las Vegas. Al mondo, è sembrato un amore romanticissimo, salvo l’inciampo anagrafico. Che poi, la verità è che J. Lo resta J. Lo su tutti i suoi social, sulle copertine dei dischi e sui prodotti cosmetici che produce. C’è da scommettere che la crema rassodante J. Lo Body da 65 dollari non cambierà nome in Jennifer Affleck e non per risparmiare sulle vocali stampate sulla confezione. Nello star system si può essere romantici ma non autolesionisti.
L’unica per chiuderla lì e passare oltre, sarebbe che Ben si firmasse da qualche parte Ben Lopez. Basterebbe una story su Instagram e domani i più si dimenticheranno di quest’attentato alla parità di genere. In fondo, è la replica di quanto successo fra il 2004 e il 2014, quando lei prese il cognome del penultimo marito Marc Anthony: era diventata Jennifer Muñiz. Non se n’era accorto nessuno o non ci aveva dato peso nessuno.