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 2022  luglio 26 Martedì calendario

Il marchio Colosseo vale 77 miliardi

A Roma c’è una gallina dalle uova d’oro. E ha due millenni di vita: il Colosseo. Deloitte, una delle principali aziende al mondo di revisione, ha fatto le pulci all’Anfiteatro Flavio e ha stimato, euro dopo euro, quanto incide sulla ricchezza del Paese. Ebbene, il solo monumento contribuisce per 1,4 miliardi di euro all’anno all’economia italiana e, se fosse un’impresa, avrebbe un valore che gli italiani hanno riconosciuto (per la sola sua esistenza a Roma) pari a quasi 77 miliardi di euro. Solo nel 2019, quindi in epoca pre-Covid, più di 7 milioni di persone provenienti da tutto il mondo lo hanno visitato. «Rappresenta una notevole fonte di valore per Roma, l’Italia e per l’umanità», commenta Marco Vulpiani, uno dei responsabili di Deloitte del Mediterraneo Centrale. 
I BENEFICI
«Oltre ai suoi benefici diretti, il Colosseo genera un valore d’uso indiretto, ovvero un valore intangibile connesso al piacere della sola vicinanza e vista di un’opera iconica unica e magnifica, il cosiddetto valore edonico, così come evidenziato dai prezzi delle unità immobiliari in prossimità del sito», aggiunge. Sulla base delle transazioni del mercato immobiliare, infatti, per il solo fatto di avere una casa nei pressi del Colosseo si pagano 2.104,5 euro in più al metro quadro a cui si aggiungono 1.232,2 euro al metro quadro se le finestre danno direttamente sul monumento. In totale, sommate tutte le case e gli appartamenti circostanti, il valore immobiliare dell’Anfiteatro supera i 400 milioni di euro. 
Secondo un sondaggio fatto da Deloitte, la stragrande maggioranza degli italiani (il 97%) ritiene importante (o molto importante) l’esistenza del Colosseo. L’87% degli intervistati pensa che rappresenti l’attrazione culturale più importante della penisola; il 92% concorda sul fatto che debba essere preservato in ogni circostanza. Inoltre, più della metà (il 52%) considera il Colosseo come il fattore che più di altri motiva per fare una visita a Roma. 
GLI INTERVISTATI
Per il 70% degli intervistati, tutto il mondo dovrebbe contribuire per la preservazione del Colosseo, confermando il valore riconosciuto globalmente. «Lo studio condotto offre un contributo importante alla capacità di quantificare il valore del Colosseo in termini economici e sociali – dice Fabio Pompei, amministratore delegato di Deloitte per il Mediterraneo Centrale – Entrambe le dimensioni, quella economica e quella sociale, sono da tenere a mente e cercare di valorizzare il più possibile quando si parla di beni culturali». 
IL CAMPIDOGLIO
Per l’assessore al Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato, «il Colosseo è sicuramente l’asset più iconico di Roma. Occorre tutelarlo e preservarlo, ma allo stesso tempo è fondamentale valorizzarne ulteriormente le potenzialità economiche che questo studio ben rappresenta e documenta scientificamente. È un monumento icona globale che abbiamo finalmente posto al centro delle nostre politiche». Il mondo del turismo guarda con interesse proprio al valore aggiunto della cultura nazionale e internazionale. Questi dati elaborati da Deloitte in modo analitico rafforzano proprio il ruolo delle città d’arte nell’economia italiana. Marina Lalli, presidente di Federturismo, commenta: «Il Colosseo ha un’importanza fondamentale nella partita turistica di Roma e dell’Italia». «È molto importante che sia mantenuto fruibile proprio per lo sviluppo che ne deriva – aggiunge – Allo stesso tempo è giusto che si punti a ciò che c’è intorno e alla sua valorizzazione. Bisogna fare una lotta contro il degrado».