ItaliaOggi, 22 luglio 2022
Il bisonte torna in Inghilterra
Da quasi mille anni il bisonte europeo non affondava lo zoccolo sul suolo inglese. Se per millenni il bestione ha vissuto indisturbato nelle lande del Vecchio Continente, compresa la Gran Bretagna, poi con lo sviluppo degli insediamenti umani e la caccia lo hanno portato quasi all’estinzione. Da nove secoli non si vedeva nell’Inghilterra, finché nei giorni scorsi tre esemplari sono stati rilasciati in libertà in una foresta vicino alla città di Canterbury, nel Kent.
È il primo passo di un ambizioso progetto di reintroduzione nel Regno Unito di quello che è considerato il più grande animale selvatico terrestre in Europa; un progetto da circa 1,3 milioni di euro finanziato quasi interamente da donazioni di privati.
Un evento «veramente importante», ha sottolineato, all’Agenzia France Presse, Mark Habben del Wildwood Trust, l’organizzazione che ha promosso la reintroduzione in natura del bisonte europeo in Inghilterra. Descrivendo il momento in cui primi tre esemplari sono stati rilasciati, Habben ha spiegato che «non poteva andare meglio, si sono voltati, ci hanno guardato e sono scomparsi nella foresta».
Ad essere liberate sono state tre femmine, una sarà la matriarca della futura mandria, e poi ci sono due esemplari più giovani; tutte sono cresciute in un allevamento irlandese prima di essere portate nelle Highlands scozzesi.
A breve è atteso anche il maschio: arriverà nei prossimi mesi dalla Germania e il suo approdo sulla terra inglese è stato ritardato dalla Brexit: infatti le regole per l’importazione di animali sono cambiate da quando il Regno Unito è uscito dalla Ue.
La mandria avrà inizialmente a disposizione 55 ettari di bosco, un’area recintata in cui potranno ambientarsi. Poi il loro spazio sarà aumentato fino a 200 ettari. Intanto i primi tre esemplari potranno pascolare, sgranocchiare la corteccia, abbattere alberi e si crogioleranno in bagni di polvere, sollevando il terreno nei boschi. La loro presenza, hanno spiegato gli esperti, sarà all’origine di molteplici benefici, aiutando altre specie a creare i loro habitat: i bisonti sono chiamati «ingegneri dell’ecosistema».
Quando anche il maschio arriverà a destinazione e inizierà la riproduzione, si pensa che in questa foresta potranno vivere fino a 20 bisonti europei. Ma non saranno i soli animali ad essere introdotti: presto si aggiungeranno anche pony, maiali e mucche.
«Lavoriamo a un modello che speriamo si possa implementare in modo più ampio nel Regno Unito», ha rimarcato Habben. L’idea è quella di sostenere gli ecosistemi a fronte del cambiamento climatico e al declino della biodiversità. «È davvero una storia incredibile, stiamo reintroducendo il bisonte per aiutare il ripristino degli ecosistemi», ha concluso, «Si spera che questa operazione abbia un impatto positivo sul cambiamento climatico».