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 2022  luglio 19 Martedì calendario

Non dimenticare Luciano Rispoli

Pippo Baudo ha scritto: «Non cambiava davanti alle telecamere, era se stesso. Amava il suo lavoro, L’ho sempre stimato perché aveva un atteggiamento diverso rispetto agli altri che erano disinibiti, lui era un borghese educato e per bene. Al pubblico piaceva il suo stile e lui fece del garbo la sua cifra stilistica». Forse per lui non ci sarebbe spazio nella televisione urlata e sfrontata di oggi. Ma Luciano Rispoli ha lasciato un segno nella storia della tv e bene ha fatto il giornalista romano Mariano Sabatini, che con lui collaborò, a dedicargli, nel 90ennale della nascita, il libro Ma che belle parole, il fascino discreto della radio e della tv (Vallecchi). In 60 anni di carriera Rispoli (scomparso nel 2016) ha ideato (e condotto) programmi di cui ancora si sente l’eco: Intervista con la scienza (1977) è stato l’antesignano di Quark, Pranzo in tv (1982) ha anticipato Antonella Clerici, Parola mia era un quiz sulla lingua italiana e quindi più interessante dell’ Eredità, L’Ospite delle due (1975) e Tappeto Volante (1993) si possono considerare i primi talk show del piccolo schermo. Come autore portò al successo Bandiera gialla (1965), La Corrida (1968), Chiamate Roma 3131 (1969). «Realizzò quest’ultimo programma nonostante il parere non favorevole del direttore Leone Piccioni», dice Sabatini «e aprì il mezzo radiofonico, alla partecipazione diretta del pubblico. Nacque così la radio moderna, come oggi la conosciamo e come viene vissuta». Il libro riporta tasselli del mondo televisivo di allora: «Luciano raccontava di quando Gianni Boncompagni gli presentò una ragazzina con la quale aveva un tenero legame sentimentale. Si chiamava Raffaella Carrà. Siccome era spigliata e simpatica lui le diede un registratore portatile e la spedì in giro per Roma a fare interviste alla gente per i suoi programmi». Di come andavano le cose in Rai il libro riporta: «Il direttore dei programmi avrebbe voluto che la giovane Patrizia Caselli, legata sentimentalmente a Bettino Craxi, fosse maggiormente valorizzata. Dovette però scontrarsi con Rispoli, indisponibile a coercizioni, soprattutto quando si trattava di margini di autonomia gestionale dei suoi programmi». Ancora: «Nel suo Tappeto Volante arrivò Maurizio Costanzo, che non resistette ai bignè fritti con la crema che Rispoli aveva procurato, sapendo quanto ne fosse ghiotto. Poi, a prenderlo, arrivò Maria De Filippi, all’epoca timidissima e impacciata». Infine una vicenda d’amore: «L’ex Miss Italia, Michela Rocco, era la compagna del manager Chicco Testa, che spesso la scortava negli studi tv. Dove era ospite anche Enrico Mentana, in quel periodo direttore del Tg5. Proprio sui divani del salotto di Rispoli scoppiò il colpo di fulmine e Mentana prese a farsi portare dall’autista per incontrare Michela alla chetichella.Spesso Testa lasciava la sua fidanzata e dopo qualche istante arrivava Mentana, che magari si sedeva a chiacchierare con lei. Sappiamo come andò, con Rispoli a fare da testimone e come il matrimonio fra Rocco e Mentana poi naufragò».