Corriere della Sera, 19 luglio 2022
Intervista a Mara Sattei
In mezzo alle due guardie del corpo Fedez e Tananai è diventata la donna dell’estate: Mara Sattei, voce femminile de «La dolce vita» (da sei settimane in vetta ai singoli più venduti) è stata catapultata nel turbinio dei tormentoni: raffinata e riservata, un look quasi aristocratico e un nome d’arte che capovolge le iniziali di quello vero Sara Mattei, a 27 anni è una cantautrice in rampa di lancio, dopo anni a fare musica con il fratello rapper e tanti featuring di successo.
Come si è ritrovata fra Fedez e Tananai?
«Fedez mi ha contattata per farmi sentire il pezzo, mi hanno colpito subito le sonorità anni 60. Non avevamo mai collaborato, ma c’era stima reciproca così ci siamo incontrati e con i ragazzi si è creata anche una bella armonia. È stata una nuova sfida».
Che rapporto avete?
«Penso che siamo proprio tre mondi differenti ed è stato interessante unire i nostri stili. Io sono una ragazza molto semplice ed easy e loro sono i miei bodyguard: simpatici, schietti e travolgenti».
Come sono rispetto a quel che si vede sui social?
«Fedez è molto trasparente ed è letteralmente come si vede. Tananai in realtà è una persona riflessiva, parliamo di tanti argomenti, della vita in generale, e ha un punto di vista molto intelligente».
Cosa rappresentano per lei gli anni 60?
«Sono sempre stata affascinata da quel periodo e il brano mi ha davvero portata nel passato, una cosa che solo la musica è in grado di fare».
Nel frattempo è partito anche il tour legato al suo album «Universo».
«Sono i miei primi live, ho passato la pandemia a prepararmi, e credo che sia la parte più bella di questo lavoro. Trovare sconosciuti felici di vederti dà grande energia».
Il disco è prodotto da suo fratello Thasup (nuovo nickname del rapper Tha Supreme): siete molto legati?
«Siamo cresciuti insieme e la musica ci ha unito ancora di più. Io sono la sua fan numero uno e lui sostiene me».
Non litigate mai?
«Da piccoli ci è capitato di bisticciare, ma molto di rado. Ci comprendiamo a livello musicale e umano».
Ricorda i primi esperimenti musicali insieme?
«Ho anche i video che facevamo, io avrò avuto 13 o 14 anni, lui era un bambino, mi accompagnava alla chitarra. Poi mi ha aperto il suo mondo musicale e viceversa. C’è sempre stato uno scambio».
Lui non si fa vedere se non come cartoon, lei sui social non mostra nulla di personale. Siete molto riservati?
«Io sono proprio così, a volte mi piace condividere e lo faccio seguendo l’istinto, ma sono molto privata nelle mie cose, anche nella vita».
La musica arriva da vostra mamma, cantante gospel?
«Mamma canta, ma più in generale l’influenza è stata in famiglia perché nostro nonno ha sempre scritto testi e poesie e abbiamo uno zio che suona, insomma sembrava quasi inevitabile».
Nel 2013 aveva partecipato ad «Amici di Maria De Filippi». Di recente ci è tornata con Giorgia, con cui duetta in «Parentesi»: com’è stato?
«Rivedere quei luoghi mi ha fatto grande effetto, così come dare il mio disco a Maria: all’epoca ero una bambina di 18 anni, anche lei ora avrà visto una persona diversa».
Lo rifarebbe?
«Assolutamente sì. Penso che ognuno abbia un momento giusto nella vita, io allora non avevo bene a fuoco quel che volevo fare, ma mi ha dato un assaggio di cosa volesse dire stare nella musica».
Cantare con Giorgia cosa ha rappresentato?
«Me la faceva ascoltare mia mamma e il primo concerto è stato il suo. Sarò per sempre riconoscente dello scambio di stima che c’è stato con lei, fra due generazioni diverse».
Il mondo della musica è maschilista?
«Sarei ipocrita a dire che non è così, ma negli anni tante cose sono cambiate. C’è una ventata di freschezza con cantautrici anche giovani che stanno avendo il posto che meritano. Bisognerà cambiare ancora, ma io non mi sono mai trovata in una situazione in cui mi sia sentita da meno di qualcuno».
In futuro vede Sanremo?
«Mi piacerebbe, non so quando, ma anche lì ci sarà il momento giusto».
Un sogno nel cassetto?
«Al momento sogno di conoscere Justin Bieber: aprirò il suo concerto italiano il 31 luglio, un’opportunità bellissima, e vorrei incontrarlo».