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 2022  luglio 18 Lunedì calendario

Lo show da del figlio autistico di Elio

A soli dodici anni, ha già dimostrato di aver ereditato le doti istrioniche del padre: Dante Belisari — figlio di Stefano, — alias Elio, il frontman di Elio e le Storie Tese — è stato la vera star del “Concertozzo” organizzato sabato sera a Bergamo dalla band in collaborazione con Trio Medusa e Cesvi.
Padroneggiando il microfono con la disinvoltura di uno showman professionista, Dante ha lanciato il suo messaggio alle migliaia di persone assiepate nell’Arena Fiera Bergamo per la “Festa di fine sfiga” che ha coronato il progetto #Insiemeperlamusica: «Sì, sono autistico e ne vado fiero» ha detto dal palco, dopo essersi presentato con uno squillante «Ciao Bergamo, fatevi sentire».
A introdurlo è stato Nico Acampora, il presidente di PizzAut, il ristorante di Cassina de’ Pecchi (nel Milanese) gestito da ragazzi autistici dove Dante ha già fatto più di una volta da cameriere d’eccezione insieme al fratello gemello Ulisse e ai genitori.
«Lui è un figo pazzesco e suo padre Elio ha realizzato il sogno diAndrea e Lorenzo, due camerieri di PizzAut con una grande passione per la musica — racconta Acampora — Andrea si è esibito al violino davanti agli spettatori del Concertozzo e Lorenzo ha suonato la batteria nel backstage insieme a Christian Meyer, il batterista dellaband. È stata una serata incredibile e piena di emozioni, con l’obiettivo di sensibilizzare ancora di più sul tema dell’autismo».
Un obiettivo che il giovanissimo Dante ha sposato in pieno: «Per favore, rispettate tutte le persone autistiche — ha chiesto, rivolgendosialla folla dell’arena che gli ha tributato un’autentica ovazione — Poi vi lascio in pace, godetevi lo spettacolo ».Ma a scatenare davvero l’incontenibile entusiasmo del pubblico è stata la conclusione del mini show del 12enne, che per l’occasione ha rispolverato la citazione più celebre del brano con cui Elio e le Storie Tese conquistarono il secondo posto al Festival di Sanremo del 1996: «Un’ultima cosa. Perché la terra dei cachi è la terra dei cachi».
Una performance grazie alla quale «si vede proprio che è figlio d’arte», come ha commentato un sorridente Acampora al microfono. D’altra parte tutta la famiglia Belisari è da tempo in prima linea sul fronte della sensibilizzazione sull’autismo, che in Italia interessa circa 600mila persone: oltre a essere clienti fissi di PizzAut, spesso si spendono in prima persona per affiancare lo staff della pizzeria di Cassina de’ Pecchi.
«Fare il cameriere qui è un’esperienza super carina», dichiarava già un anno fa Dante in una diretta Facebook sulla pagina della pizzeria, indossando il grembiule rosso d’ordinanza e sgusciando tra un tavolo e l’altro per raccogliere le ordinazioni.