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 2022  luglio 16 Sabato calendario

Ma quanto è bello stiracchiarsi

Fra i piaceri semplici della vita, uno dei più semplici e dei più piacevoli è sicuramente lo stiracchiarsi. Che ci si sia appena alzati dal letto, ancora accartocciati dalla notte e con le palpebre incrostate di sonno, o finalmente in piedi dopo ore passate seduti alla scrivania davanti a un computer, con la schiena irrigidita dal dovere e le braccia contratte dalla noia, lo stiracchiamento è un’esperienza trascendentale, quasi mistica, persino soprannaturale.
I muscoli (alcuni dei quali non sapevamo nemmeno di avere) si allungano anche nelle persone più rattrappite, i tessuti si stendono come sfoglia su un tavolo da cucina, la schiena si curva, le braccia puntano al soffitto, i talloni si staccano da terra, e improvvisamente siamo dentro un altro corpo, più alto, più snello, più elastico, più libero e leggero; tutte sensazioni piacevolissime che hanno il solo difetto di essere effimere, allucinazioni che durano giusto il tempo dello stiracchiamento dopo il quale ripiombiamo tutti nel nostro fisico com’era prima, pesante e dolorante.
Fra le esperienze terrene, stiracchiarsi è la più extracorporea, probabilmente la più vicina alla levitazione, specie se durante lo stiracchio si emette anche un verso ancestrale con la bocca, una via di mezzo fra un mugugno tribale e un grido animale, lamentoso e beato insieme, durante il quale l’anima si distacca momentaneamente dal corpo, schifata da tanta fisicità scomposta e per giunta rumorosa. (A tal proposito, lo stiracchiamento diventa molesto solo quando si abbina allo scroccare delle dita o di altre articolazioni, producendo suoni raccapriccianti e macabri).
Non occorre chiamarlo stretching per conferirgli dignità: è dimostrato che stiracchiarsi migliora la nostra flessibilità e mobilità, fatta eccezione per le volte in cui ci procura strappi, lacerazioni o fuoriuscite di ernie.
L’importante è non stiracchiarsi davanti a uno specchio o in presenza di estranei: quando ci si contorce nello stiracchiamento il viso si deforma in un’espressione ebete, assumiamo posture equivoche, si fanno gesti inconsulti, i nostri arti schizzano da tutte le parti, la maglietta esce dai pantaloni, e vederci o mostraci in questo stato potrebbe inibirci e non farci vivere fino in fondo l’esperienza, con conseguenti malumori da stiracchius interruptus. E adesso, sgranchitevi un po’ anche voi.