il Fatto Quotidiano, 13 luglio 2022
Casellati, vigilanza “ad hoc” anche per la figlia Ludovica
Poffarbacco! A Padova la famiglia Casellati è protetta più del Santo Patrono: la dimora della presidente del Senato è presidiata sette giorni su sette 24 ore al dì, anche quando è a Roma o in giro per l’Italia, come l’altro giorno a tagliar nastri in quel di Scurcola Marsicana. Ma ciò che ancor non si sapeva è che anche la sua rampolla Ludovica gode di un servizio di vigilanza. E sin dall’inizio del 2018, dai tempi insomma in cui mammà non era ancora ascesa allo scranno più alto di Palazzo Madama.
Notizia venuta fuori qualche giorno fa nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che ha fatto imbizzarrire chi già sapeva oppure neppure lontanamente sospettava. Perché la riunione era convocata per decidere che fare ora che il ministero dell’Interno da Roma ha imposto la stretta, con il ritiro di parte dei militari dell’Esercito impegnati nell’operazione Strade sicure. Che oltre a presidiare il territorio avevano finora anche coperto un turno di servizio della tutela dinamica predisposta per i 15 obiettivi sensibili della città di Sant’Antonio.
Sui siti considerati a rischio, ma anche su quelli oggetto di vigilanza generica, veglieranno d’ora in poi le forze dell’ordine del servizio ordinario. Ma c’è voluta una giornata intera per rimodulare tutti di dispositivi di controllo e salvare capre e cavoli, senza lasciar a secco nessuno, neppure Casellati Jr. Ma riavvolgiamo il nastro. Al Comitato per l’ordine e la sicurezza di mercoledì 29 giugno le facce erano lunghissime. Perché il piatto forte era la ferale notizia portata dal prefetto di Padova: “A Roma hanno deciso un taglio di personale dell’Esercito su tutto il territorio nazionale”. Che fare con il dispositivo di sicurezza per i target ritenuti a rischio? Sulla via Euganea c’è la casa di famiglia di Maria Elisabetta Alberti Casellati che fa storia a sé perché vi provvedono i carabinieri che stanno sempre lì, fedeli nei secoli, cascasse il mondo: gli angeli custodi di Sua Presidenza sono l’unico piantone fisso h24 di tutta Padova, anche quando lei è nella Capitale. Poco più sotto per importanza c’è la Stazione e c’è voluta tutta la determinazione del prefetto Raffaele Grassi perché rimanesse anche lì un piantone fisso, anche se solo dalle 8 alle 21. Ma in città c’è pure la Basilica di Sant’Antonio e la Sinagoga. E ancora: la casa di un magistrato e poi una serie di altre personalità o aziende strategiche che per questo devono essere interessati da “ripetuti e frequenti controlli” su quattro turni: 7-13, 13-19, 19-24 e 01-7. E Ludovica jr?
Anche la sua casa in zona Prato della Valle è sottoposta a vigilanza. “Ci hanno detto che è il protocollo: del resto è la figlia della seconda carica dello Stato”, giura chi ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza. Anche se in realtà per lei la misura di sicurezza era scattata addirittura già prima che sua madre divenisse presidente del Senato: era stata infatti disposta a febbraio 2018 quando Maria Elisabetta Casellati si era autosospesa da consigliere del Csm, per poter far campagna elettorale per un seggio a Palazzo Madama nelle file berlusconiane: ricevette una lettera minatoria da parte di un detenuto e il comandante provinciale dei carabinieri la pose all’attenzione della questura che decise la vigilanza per lei (allora una semplice aspirante senatrice) e pure per la figlia Ludovica, meglio conosciuta come “Lady Bici” per la sua passione per le due ruote. Su Ludovica Casellati dunque da allora vegliano le forze di polizia con ronde a quattro ruote anziché a due come forse avrebbe preferito avendo fama di essere punto di riferimento per il mondo della bicicletta. Anzi quasi una sacerdotessa: chiedere per conferma a Gaetano Quagliariello, senatore-intellettuale di marca forzista amico di lunga data della presidente del Senato, convertito pure lui al cicloturismo che non è mai stato, diciamo, la sua cifra. Eppure, l’altro giorno, la Fondazione politica Magna Charta che presiede ha organizzato un webinar. Titolo: il modello Santiago, tra tradizione e modernità. Utenti collegati pochini, nonostante l’ospite d’eccezione, proprio Ludovica.