Il Messaggero, 13 luglio 2022
Un bagno nel fieno assicura il vero relax
Dall’antica saggezza dei contadini altoatesini arriva un elisir naturale per rilassarsi, combattere l’insonnia e lenire i reumatismi affidandosi al contatto benefico con le erbe. È il bagno di fieno, ne vanno già pazzi molti vip dello spettacolo, come Serena Autieri e Michelle Hunziker, ed è fra i trattamenti wellness più richiesti dell’estate, specialmente per chi trascorre le proprie vacanze sulle Alpi. Per secoli i pastori del Trentino Alto Adige utilizzavano questa sorta di rituale di benessere a fine giornata, dopo molte ore trascorse in quota sui pascoli: si distendevano su materassi di erba appena tagliata, improvvisati per l’occasione, e lì si riposavano e si addormentavano. La sensazione che sentivano al loro risveglio era quella di una maggiore vitalità in tutto il corpo, e di attenuazione del dolore alle ossa. E se già Ludwig van Beethoven amava cercare ristoro tra le erbe alpine, è stato il medico Josef Clara, nel 1901 a Fié allo Sciliar, in Alto Adige, a sancire per primo i vantaggi completamente naturali del bagno di fieno per la salute psicofisica, specificando che l’estate (grazie all’abbondanza di erba appena tagliata in quota durante la fioritura) è la stagione ideale per i bagni di fieno, che diventarono da allora in poi un vero e proprio trattamento di fitobalneoterapia dai poteri riequilibranti a livello emozionale, ma anche rilassanti per chi soffre di reumatismi. L’EFFETTOL’ultimo trend di molte spa alpine? Quello di fare i bagni di fieno nelle cosiddette vasche nuvola, dall’effetto dolcemente galleggiante e avvolgente: il fieno utilizzato proviene dai pascoli d’alta montagna (a circa 2000 metri di altitudine) ed è ricco di erbe e fiori dal potere disintossicante per la pelle e armonizzante per la mente: pino mugo, primula, arnica, ranuncolo, radice di genziana, calendula, valerianella, timo, pulsatilla, achillea, ginepro, iperico e aquilegia fanno parte del mix green in cui ci si immerge. Il trattamento è efficace se si svolge un ciclo fra le 8 e le 12 immersioni della durata di circa 30 minuti, ed è indicato per chi ha problemi di insonnia e per chi soffre di mal di schiena, crampi, reumatismi. Oltre all’effetto antidolorifico per i reumatismi, il bagno di fieno è antinfiammatorio, purificante e rafforzante per il sistema immunitario, ma anche stimolante degli ormoni benefici per la salute. L’esperienza del bagno di fieno è multisensoriale e ogni sessione stimola l’effetto depurativo di rigenerazione cellulare, così come una maggiore azione drenante nell’organismo. IL RISVOLTOMa l’esperienza di lasciarsi cullare dalle erbe benefiche di montagna ha anche un risvolto più profondo. Eleonora Damiani, psicoterapeuta, spiega che «l’utilizzo del bagno nelle erbe alpine permette di entrare in contatto con elementi naturali e, di conseguenza, con una parte importante di sé qual è la propria corporeità. Concedersi di scoprirsi nel proprio corpo, assaporandosi al suo interno, è una delle numerose vie per accettare se stessi». LA FASENella vasca d’erba la temperatura può arrivare gradatamente a sfiorare la soglia dei 40 o 50 gradi: il calore e l’umidità sono fondamentali per permettere alla pelle di assorbire le proprietà benefiche delle piante, e al corpo di rilasciare le tossine. La fase finale è dedicata alla decompressione: il corpo è avvolto in coperte di lana e la temperatura scende piano piano. Dopo ogni trattamento è bene bere un infuso o acqua, per recuperare i liquidi espulsi con la sudorazione. Per chi è allergico a determinate erbe alcune beauty farm hanno elaborato una speciale procedura per il fieno, sottoponendolo a trattamenti con il vapore, in modo da renderlo fruibile da chi ha problemi di allergia.