la Repubblica, 12 luglio 2022
Le famiglie tagliano i costi del cibo. Boom dei discount
L’inflazione pesa sulle prospettive di crescita del Paese e costringe gli italiani a tagliare le spese per il cibo. Che in apparenza crescono e anche tanto a maggio, del 4,5% rispetto al maggio dell’anno scorso, ma in realtà, rileva l’Istat, in volume si riducono del 2,8%. Si tratta del quinto mese consecutivo di diminuzione delle quantità acquistate: gli italiani sono costretti a spendere molto di più ma a tornare a casa con le buste della spesa più leggere, nonostante continui la crescita dei discount alimentari, a maggio registrano su base annua un aumento in valore del 9,8%. Non bisogna stupirsi dell’ennesimo calo di fiducia delle famiglie che, spiega l’Istat, insieme al deterioramento del saldo della bilancia commerciale condiziona negativamente l’economia. Anche la produzione industriale ha interrotto la fase di ripresa emersa negli ultimi tre mesi. E nel settore delle costruzioni, pur con la prevalenza di segnali positivi, ad aprile si registra una prima flessione congiunturale che interrompe gli aumenti degli ultimi otto mesi. In rallentamento anche il mercato del lavoro, che a maggio ha evidenziato un primo segnale di flessione.