il Fatto Quotidiano, 10 luglio 2022
A Mosca è vietato dire che mancano le patatine fritte
A lamentarsi dovevano essere i clienti del fast food. Invece a inveire contro l’annuncio di “Delizioso e basta” sulla mancanza di tuberi è stato il governo russo. Mancano dai menù patate fritte e “patate rustiche” e non ci saranno fino all’autunno: “I raccolti del 2021 sono andati male e a causa delle sanzioni non possiamo acquistarne fuori dal Paese”, è stata la denuncia della catena di fast food che ha rimpiazzato quella Usa, McDonald, che ha lasciato la Russia dopo l’invasione ucraina. “Le patate ci sono e punto”, ha ribattuto invece il ministero dell’Agricoltura di Vladimir Putin, facendo il verso al nome del marchio e trasformando così la questione da alimentare a politica. “Il mercato russo è rifornito di patate, incluse le patate lavorate”, ha spiegato perentorio il ministro dell’Agricoltura, aggiungendo che essendo in dirittura di arrivo il nuovo raccolto, “si può escludere definitivamente la possibilità di una scarsità del prodotto”. Punto e basta.