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 2022  luglio 08 Venerdì calendario

I suicidi nelle comunità amerinde della Guyana francese

Vere e proprie ondate di suicidi che si ripropongono periodicamente. Il fenomeno è spesso descritto come un flagello nella Guyana Francese e coinvolge i villaggi amerindi, popolazioni isolate dell’entroterra del paese. Qui, come ha rivelato uno studio della Santé publique France, l’agenzia nazionale di sanità pubblica, nel periodo 2007-2018 si sono registrati tassi di suicidio fino a otto volte superiori rispetto alla Francia continentale.Un esempio? Nel villaggio di Trois-Sauts si è raggiunto un massimo di 113 casi ogni 100 mila, contro i 16 per 100 mila dell’intera Francia. Cifre allarmanti e casi che si sono ripetuti all’inizio di quest’anno in diversi villaggi delle comunità amerindie – compreso Trois-Sauts – al confine con il Brasile e il Suriname.
Ma sui numeri si è aperto un dibattito. In Guyana c’è chi non li valuta così disastrosi. «Sembrerebbe che ci siano meno suicidi in Guyana che in Francia, e forse anche meno nell’entroterra della Guyana», stempera la situazione con l’Agenzia France Presse Clara de Bort, direttore generale dell’agenzia sanitaria regionale, esortando alla cautela. Nel 2021 l’osservatorio regionale sui suicidi ha individuato 381 tentativi nella Guyana francese per i suoi oltre 300 mila abitanti, contro i 200 mila dell’intera Francia e dei suoi 67 milioni di abitanti. Ma Clara de Bort è d’accordo, è possibile che i suicidi nelle comunità dei nativi americani «abbiano più risonanza», anche se «il peso mediatico di ogni evento non è correlato al suo peso epidemiologico».
Nella capitale Cayenna, a dirigere il centro di psichiatria dell’ospedale, c’è Caroline Janvier: le comunità amerindie non sono più inclini al suicidio di altre, dice, ma i loro abitanti sono più vulnerabili e «vivono in un ambiente non favorevole allo sviluppo: abitazioni non igieniche, nessun accesso all’istruzione, al lavoro, al tempo libero». Così il suicidio è il risultato di una «non scelta» secondo il medico.
«Si tratta di problemi esacerbati nei territori molto isolati della Guyana», aggiunge Guillaume Brault, sottoprefetto responsabile dei comuni dell’interno. Già nel 2015 all’allora premier Manuel Valls era stato presentato un piano di 37 proposte per fermare queste ondate di suicidi e migliorare il benessere delle comunità amerindie. Ma, rileva l’Afp, un po’ per mancanza di formazione, un po’ per mancanza di iniziative, diversi fondi stanziati non vengono poi spesi e così gli abitanti non ne possono beneficiare. Gli abitanti «si aspettano dallo stato e dalle comunità, soluzioni durature, come scuole funzionali, connessione internet... L’educazione è una dimensione che spesso emerge nei dibattiti», assicura da parte sua il sottoprefetto Brault.
Nel frattempo l’ondata di suicidi di inizio anno pare essersi placata nel paese di Papillon, ma questi villaggi isolati aspettano risposte.