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 2022  luglio 06 Mercoledì calendario

Banfi vuole morire con sua moglie

«Accompagnarsi sino alla morte è un grande atto d’amore. È come dirsi ti amo. Non capisco di cosa vi meravigliate». È sereno Lino Banfi, 85 anni, raggiunto al telefono nella sua casa a Roma, appena dopo cena, nel primo giorno in cui ha scoperto di avere il Covid, contratto insieme alla moglie Lucia Zagaria, 84. Niente febbre, solo qualche colpo di tosse, e una sincera sorpresa per l’agitazione seguita alle sue parole, pubblicate dal settimanale Intimità: «Ho chiesto al Papa di pregare per farci morire insieme – ha scritto, in una lunga lettera d’amore dedicata alla moglie – gli ho raccontato il tuo desiderio, Lucia, quello di andarcene insieme, nello stesso momento, tenendoci mano nella mano».
INSEPARABILI
Un amore, quello tra Lino e Lucia, che va avanti da sessant’anni: si sono conosciuti a Canosa di Puglia, quando Banfi non era ancora famoso e Lucia appena una ragazzina, per sposarsi nel 1962, e da allora i due sono sempre stati inseparabili, durante gli anni della grande popolarità di Banfi e durante quelli della grave malattia di lei, che le ha causato una progressiva mancanza di lucidità. Le parole drammatiche scritte da Banfi nella lettera, tuttavia, sono qualcosa di cui l’attore non si pente: «Lo rifarei di nuovo – dice – perché questo non è un momento estremo, ma una grande prova di verità, per me e mia moglie. Bisogna dirsi la verità, tutta, sempre. E io non ho mai nascosto niente al mio pubblico. Non l’ho fatto quando ho cominciato a perdere l’udito, perché adesso dovrei nascondere i miei affetti, le mie emozioni?». A dare l’idea a Banfi di rivolgersi al Papa, del resto, è stata proprio Lucia: «Mi ha detto: perché non lo chiedi al Papa, che certamente è più vicino di noi al Signore? All’inizio io non volevo, poi l’ho fatto. Ho chiesto al Papa di pregare per farci morire insieme. Sua Santità mi ha guardato con gli occhi lucidi, direi commossi, e ha detto: Non ho questa autorità, ma pregherò per voi».
LA SCOPERTA
Poi, ieri mattina, la scoperta di aver contratto il Covid, entrambi, nello stesso momento: «Lo sa che mi ha detto mia moglie, due minuti fa? Che è felice che abbiamo preso il Covid adesso, insieme. Siamo entrambi vaccinati e finora non ci era successo niente: tra il film con Ron Moss (Viaggio a sorpresa, ndr) e le ospitate in tv avrò fatto almeno 80 tamponi negli ultimi due mesi. Ora però cominciamo questa nuova avventura uno accanto all’altra, ed è una fortuna: non dobbiamo stare separati, in stanze diverse, possiamo dormire insieme e prenderci per mano. Lucia mi ha detto: se tossisci tu, lo faccio anche io. Va bene, certo, però io dico: non dobbiamo mica farlo nello stesso momento».
Per Banfi, che compirà 86 anni questo sabato, «sarà un periodo di riposo, chiusi a casa. Del resto anche senza Covid non è che usciamo la sera. Lucia è tranquillissima, un po’ forse spera che il Papa mi faccia gli auguri, io gliel’ho detto che non succederà, ma lei sogna un buon compleanno al nonno d’Italia. Stiamo vivendo tutto con serenità, stiamo bene, lo scriva. Non abbiamao programmi: vogliamo solo stare in pace. Non abbiamo febbre, solo tosse, e fra una settimana staremo alla grande».
IL CAMMINO
Di tutto il trambusto suscitato dalle sue parole, Banfi ci tiene a sottolineare un punto: «Quella lettera l’ho aperta con le parole amore mio. Quando incontro i ragazzi, la prima cosa che gli chiedo è questa: avete mai detto ti amo alle vostre compagne? Bisogna avere il coraggio di aprirsi, di dirsi le emozioni, di condividere. E di fare figli, perché altrimenti ci saranno sempre meno nonni. Dirsi ti amo è una cosa grandissima, come lo è desiderare di affrontare il cammino finale insieme. Perché vi meravigliate tanto?».