Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  luglio 04 Lunedì calendario

Madame ha staccato dal web

Di solito, in una lunga cena, l’antipasto è il piatto più leggero. Ma nel prelibato menù musicale della settimana di Roma, che avrà come dessert il concerto dei Maneskin sabato 9 luglio, anche la prima portata è molto rilevante. Perché domani all’Ippodromo delle Capannelle, a Rock in Roma, arriva Madame, al primo tour estivo della sua carriera. Guai però a definirla “artista emergente”, un’etichetta che ormai va stretta alla Millennial nata vicino Vicenza con già tanti dischi di platino appesi al muro. «Fare parte della rivoluzione musicale è una delle sensazioni più piacevoli del mondo», confessa la 20enne che ha dato un contributo decisivo per superare gli stereotipi e portare un linguaggio innovativo nella scena italiana. Martedì toccherà a lei, poi mercoledì ad Ariete ( sempre a Rock in Roma), giovedì a Mahmood all’Auditorium Parco della Musica, venerdì a Fiorella Mannoia (alla Cavea) e Hermal Meta ( Villa Ada) e, come detto, sabato l’attesissimo live dei Maneskin a Circo Massimo.
Non sarà la prima volta nella Capitale per Madame, all’anagrafe Francesca Galeno. A fine maggio la sua doppia data all’Atlantico è stata una festa della libertà, con reggiseni lanciati sul palco e giovani entusiasti di poter esprimersi senza paura di essere giudicati. Giudicare, un verbo che Madame tiene lontano. «Mi sono staccata dai social per tre mesi e sono andata in Giordania: mi sono voluta allontanare dal web non solo per quello che potevano dire su di me, ma anche sugli altri, mi dà proprio fastidio chi giudica».
Amata dai fan, ammirata dai suoi colleghi. Tanti, anche i più esperti, sono rimasti colpiti dalla sua bravura a 360°, dalla scrittura alla produzione. Qualche esempio? Laura Pausini, con cui Madame ha collaborato sul testo di Scatola. E poi Marco Mengoni, che l’ha voluta nel suo ultimo concerto all’Olimpico, i Pinguini Tattici Nucleari, Elodie, Rkomi, Sfera Ebbasta e anche i Negramaro. Particolarmente apprezzato è l’approccio di Madame alle collaborazioni, come ha spiegato lei stessa: «Il mio modo di vivere le cose è “io mi faccio il mio”, molti guardano gli altri cosa fanno io ma non sono così.Nei feat. vivo l’incontro non il confronto, un’unione che fa la forza del pezzo, in quel momento ci sono io che mi sto unendo ad un altro o un’altra artista».
La sua musica è in continua evoluzione. «È stata definita come “urban”, ma non lo so spiegare. La verità – dice Madame – è che non ho la più pallida idea di che tipo di genere faccia: ha una matrice rap, ha una matrice cantautorale, ha una matrice pop, magari in futuro sarà più rock. Ogni pezzo e ogni messaggio necessitano di un proprio genere, di un proprio strumento. Altrimenti, se fai sempre le stesse cose, rischi di non comunicare mai nulla di nuovo». Nel suo tour estivo, organizzato con la direzione artistica diLuca Faraone, Madame non sarà sola: «Ho dei musicisti con me: un tastierista che si chiama Carmelo Caruso, una batterista giovanissima che si chiama Dalila Murano, Estremo – che è il dj alla consolle – che mi accompagnerà anche nei live estivi quando non avrò tutta la band e poi Emanuele Nazzaro che è il bassista». Questa band per Madame è una sfida: «Perché già stiamo parlando di un mondo urban, in più anche un mondo urban abbastanza variegato data la molta differenza tra un pezzo e l’altro».